Agropyron repens L.,ieri, oggi Elytrigia repens...
nome d’arte Gramigna, questa quasi invisibile pianticella, detestata dagli agricoltori perchè invadente, rappresenta dal punto di vista fitoterapico una
pianta veramente preziosa... sarà mica questa la ragione per cui se ne trova in quantità? Forse ne dovremmo fare un uso più frequente?
Vediamo quali preziosi effetti posside:
Svolge un’azione antisettica e
antinfiammatoria utile per i reni, ha un’azione diuretica, possiede anche proprietà colagoghe, emollienti, ipotensive,
depurative e…agisce sulla
cellulite!
La gramigna è una pianta utile anche in veterinaria,
cani e gatti se ne nutrono in caso di costipazione o malessere.
In passato è stata utilizzata anche in fitoalimurgia (vedi dia) per preparare il pane, o mangiata in insalata, germogli e foglie giovani, o i rizomi, dopo averli essiccati, tostati e macinati quali surrogato del caffè.
dia tratta da una lezione del Corso di Erboristeria “Di Erba in Erba©” |
Controindicazioni:
L'assunzione della gramigna è da evitare in caso di patologie renali.
Che dite, quando andremo in un prato la cercheremo? Direi di sì e se posssibile, raccogliamola, il tempo balsamico è aprile, la droga da raccogliere è il rizoma.
Buona depurazione da Maria Caterina Ranieri
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