<<Ero un “grano” alto e biondo di nome Senatore Cappelli, e come me c’erano
altri miei fratelli il Saragolle, il Russello, il Timilia, il
Rieti, il Grano Monococco, il GentilRosso, il Verna… il nome
variava a seconda della
località in cui crescevamo,
eravamo tutti grani antichi, nostro padre era il Triticum durum, la nostra
famiglia le Poaceae…
La mia aspirazione era quella di
specchiarmi nel volto di mio Padre – il Sole – il mio capo toccava l’azzurro
del Cielo e per questo crescevo, crescevo e crescevo…volevo catturare tutta la
Luce possibile poichè aveva capito come trasformarla in “materia” portandola
all’umanità affinchè si nutrisse di Lei…l’AMIDO.
La silice contenuta nei miei
tessuti mi aiutava a convogliare la luce solare nei miei plastidi così da
originare il fenomeno della fotosintesi clorofilliana…in questo modo, racchiudevo
la Luce nei miei preziosi scrigni, le mie cariossidi, per poi donarla
all’umanità…
Tutto in me parla (la Signatura Rerum) di Luce, Cielo e Sole:
- la verticalità del mio culmo, il fusto
- dei miei chicchi,
- delle mie ariste (i prolungamenti delle glumette delle mie cariossidi)
- il mio colore giallo-oro al tempo della maturazione in estate,
- la stagione del Sole, in cui maturo, tutto parla di Luce!
- la silice, ottimo conduttore di luce, di cui vi ho già parlato.
L’Umanità che si nutriva di questo
grano
- aveva la solarità nel Cuore ed ogni suo sguardo dispensava Gioia,
- era ben nutrita e in buona salute…
- i suoi pensieri erano limpidi e coerenti perché la sua mente riceveva luce viva come nutrimento,
non è un caso che l’umanità usi
termini con riferimenti alla luce, quando deve indicare l’attività del
pensiero:
Riflessione, Illuminazione…
“Rudolph Steiner a questo proposito ha
affermato:
“Pensare è vivere nella Luce.”
Ogni mio componente era in
perfetto equilibrio, contenevo la giusta quantità di glutine, il 10%, l’Amido
nell’organismo dell’umanità, si trasformava percorrendo un sentiero… diventando
prima GLUCOSIO, che accendendosi liberava la
luce – ENERGIA BIO-CHIMICA – e questa metteva in moto il metabolismo.
Per operare questo miracolo, ogni
mio “chicco” aveva bisogno di tutte
le mie cure e per questo, la mia produzione
era limitata…
Alla mia ombra non cresceva nulla
e per questo ero sano, senza veleni: i pesticidi o i diserbanti, ma, il vento e la pioggia non erano miei amici
e quando soffiava il vento, o cadeva la pioggia, io… mi allettavo.
A causa di queste motivazioni, hanno
iniziato ad incrociarmi per far sì che io producessi di più… e io che bastavo da solo a
me stesso, che avevo bisogno solo del Sole e dell’Acqua, ho iniziato a subire la forzatura
con dei concimi a base di nitrati di ammonio e più mi concimavano e più io mi
ammalavo…per farvela breve, hanno iniziato a mutare i miei geni, non contenti nel
1974 un gruppo di ricercatori del centro CNEN - Enea di Roma ha iniziato addirittura a irradiarmi con i “raggi
gamma del cobalto radioattivo!” e ad incrociarmi con una varietà messicana… lì,
io la prima volta mi sono abbassato, nanomizzandomi, e la seconda volta sono
morto e al mio posto è uscito fuori un essere mostruoso il Creso…
Questi uomini, forse pensando di
far del bene, ma hanno pensato molto male, hanno decretato l’odierno e
diffusissimo disturbo della “intolleranza al glutine" e della "Celiachia"
Questo nuovo essere aveva aumentato
la quantità di glutine, e l’equilibrio fitochimico precedente era andato
perduto… anno dopo anno, decenni dopo decenni, tutto in sordina lontano
dall’ascolto del grande pubblico si è consumato questo immane scempio a danno
dell’umanità!>>
Io ricordo ancora mio papà quando
parlando di una nota azienda pasticificia diceva che la sua pasta era di “PLASTICA!” aveva
ragione e ora ne comprendo il motivo.
Queste e tantissime altre storie
simili, passate nel silenzio dell’informazione, si perpetrano nei confronti di
una società indifferente che invece di informarsi su ciò che sia meglio per la
sua propria salute , usa il web per ricercare notizie vanesie, superficiali o
per informare i social di notizie personali che la riguarda (presenti esclusi
ovviamente!).
L’invito che vi rivolgo, invece, è
quello di informarvi, di ricercare la vera informazione, non fermandovi alla
prima che trovate, ma, cercate, cercate ancora, verificate, confrontate, siate critici con
discernimento…
Buona Verità a tutti, vi aspetto, nel prossimo articolo in cui vi
parlerò di “Glutine” questo conosciuto
sconosciuto!
a cura Maria Caterina Ranieri
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