Salve internauti eccoci al nostro secondo
appuntamento, la seconda parte dell’articolo “秋
Qiu –L’Autunno e la MTC.”
Un altro aspetto da coltivare per il
nostro BenEssere è sicuramente quello motorio, e la MTC prevede, come ben
sappiamo, ben due discipline che trattano questo aspetto, il Tài jí quán e il Qì gōng, oggi vi presenterò proprio una serie di “esercizi” di Qì gōng.
Prima di illustrarveli vorrei fare una
premessa:
Il
luogo di pratica: possibilmente deve essere all’aperto, in
un parco o in una stanza ben areata;
Quando
svolgere gli esercizi: dopo due ore dal pasto, al mattino e/o
al tramonto;
la
respirazione: è naturale e addominale, attraverso il
naso si inspira e si espira, mentre si inspira, il respiro scende
nell’addome che si gonfia, nell’espirazione l’addome si sgonfia.
La
posizione:
Eretta:
gambe larghezza spalle, punte dei piedi parallele, peso sugli Yongquan, gli agopunti 1R (al centro degli avampiedi), gambe
distese, ma non tese, coccige richiamato, il busto è leggermente inclinato in
avanti (così da non avere la schiena inarcata all’indietro), torace leggermente
incassato, spalle e gomiti bassi, la testa - con il mento parallelo al terreno
– è come se fosse appesa ad un filo nel Baihui
(sommità della testa) nell’agopunto 20DM, la lingua poggia sul palato dietro gli incisivi, l’attenzione
è rivolta all’esecuzione del movimento, lo sguardo, dove non è indicato, è
rivolto frontalmente su un orizzonte infinito...
Seduta:
il peso è distribuito su entrambi gli ischi, (le ossa che si trovano alla base
dei glutei) la schiena è eretta e le altre indicazioni sono comuni alla
posizione eretta.
Ricordate di spegnere il Mondo... ora ci
siete solo voi! Bene, si inizia!
Esercizi e Automassaggi
per l'Autunno
1. Esercizio
per le articolazioni delle mani
Chiudere le mani a pugno;
ruotare i polsi con movimenti rilassati,
invertendo il senso di rotazione;
unire le mani incrociando le dita;
i gomiti puntano verso il basso;
ruotare i polsi con movimenti orari e
antiorari.
Ripetere per 30 volte.
2. Esercizio
per le articolazioni delle braccia e delle mani
Incrociare le dita (rimarranno sempre
incrociate per tutta la durata dell’esercizio);
distendere le braccia, orizzontalmente poco
al di sotto della linea delle spalle;
ruotare i palmi verso il basso, che si
troveranno, così, rivolti in posizione esterna in direzione frontale, le
braccia sono distese;
flettere leggermente i gomiti e ruotare i
palmi verso l’alto, che ora sono rivolti verso di noi;
Ripetere per 30 volte
3. Massaggio
per le gambe
Strofinare i “Laogong, agopunti 8PC”
(palmi) scaldando le mani e facendovi affiorare l’energia;
posare le mani su un ginocchio, una sul
lato interno, l’altra su quello esterno;
massaggiare vigorosamente con un movimento
verticale verso il piede:
ripetere per 30 volte.
4.
Massaggio per le cosce
Ripetere la sequenza precedente, partendo
dalle anche e terminando al ginocchio.
5. Tendere l'arco
Alcuni
esercizi sono simili ai Ba Duan Jin 坐八段錦 la serie di esercizi
degli “Otto pezzi di broccato” e
precisamente alla seconda sequenza: “Tendere l’arco su entrambi i lati come
per colpire un’aquila,” io vi illustrerò quest’ultima perchè
energeticamente mi sembra più efficace e non la sequenza suggerita
dall’autrice, a volte, documenti danneggiati parzialmente o errori di
traduzione, modificano l’esercizio...
Immaginando di tendere un arco, portare le
braccia distese di fronte a noi, poco sotto la linea delle spalle, con i palmi
che si guardano*;
aprire il braccio sinistro verso sinistra
sulla linea del corpo (come per tenere un arco), il pollice (dove termina il meridiano del Polmone - P) e l’indice (punto di partenza del meridiano dell’Intestino Crasso – GI) sono distesi, le altre dita sono piegate;
contemporaneamente il braccio destro si
piega e il gomito “tira” sul lato destro come a tendere il filo per “scoccare
il dardo”
il torace è incassato leggermente, non è
proteso in avanti;
le scapole sono “arrotondate;”
il respiro è basso nell’addome;
lo sguardo è rivolto a sinistra verso un
ipotetico bersaglio;
portare entrambe le mani al centro (come
nella posizione di partenza*);
ripetere l’esercizio dall’altro lato;
ripetere 30 volte per lato
6. Tirare pugni nel vuoto
Anche questa è una sequenza che somiglia
molto ai “Ba Duan Jin 坐八段錦” “Tirare pugni con
sguardo irato” e preferisco suggerirvi questa:
in piedi, ben radicati e stabili nella
posizione del cavaliere chiamata “mapu,”
come la posizione di partenza, ma con le ginocchia più piegate (fare attenzione
affinchè le ginocchia siano in linea con le punte dei piedi) le braccia sono
lungo i fianchi e il respiro è naturale;
portare le mani, formando i pugni con le
dita rivolte verso l’alto all’altezza delle ànche;
sferrare orizzontalmente nella direzione
frontale e alternativamente i pugni, facendoli ruotare di 180° portandoli con
le dita rivolte verso il basso nella fase distensiva del braccio, quando un arto
è disteso, l’altro è richiamato sull’anca e il pugno ha le dita rivolte verso
l’alto;
lo sguardo è frontale e gli occhi son ben
aperti, direi spalancati;
tirare i pugni 30 volte per lato.
7. Sorreggere il cielo
(altra sequenza simile ai “Ba
Duan Jin 坐八段錦”)
Portare le mani all’altezza del plesso
solare (base dello sterno), i palmi si guardano, come se sorreggessero una
sfera;
ruotare il palmo della mano destra verso l’alto
e spingere il braccio verso il cielo, contemporaneamente l'altra mano spinge
verso il basso, il palmo è parallelo al terreno;
invertire le braccia e ripetere 30 volte
per lato.
8. Aprire il petto
Pugni all'altezza della vita,
tirare alternativamente pugni
lateralmente;
ripetere 30 volte per lato
9. Esercizio per le
lombari
Seduti mantenendo la schiena ben diritta;
ruotare il busto a sinistra;
ritornare al centro;
ruotare a destra ;
ripetere 30 volte per lato.
10.
Ruotare
i fianchi
In piedi, poggiare le mani sulla nuca;
ruotare i fianchi in senso orario e
antiorario per 30 volte.
11.
Sollevare
i glutei
Seduti, braccia lungo i fianchi;
mani appoggiate sul pavimento (sui palmi);
mento vicino allo sterno;
spingere sulle mani sollevando leggermente
i glutei da terra;
ripetere per 30 volte.
12.
Picchiettare
la schiena
Picchiettare con “l’occhio del pugno” la schiena (l’occhio
del pugno è la zona della mano compresa tra il pollice e l’indice compresi, che
si forma chiudendo la mano in pugno morbido);
prima con la mano sinistra e poi con la
destra.
ripetere per 30 volte.
13.
La tigre osserva la preda
Nella posizione del gatto (in
quadrupedia):
ruotare la testa verso sinistra e "fissare la preda" mantenere per
qualche secondo la posizione;
ritornare con lo sguardo rivolto nella
posizione frontale rilassando il corpo;
quindi ruotare la testa sul lato opposto e
“guardare a destra;”
ripetere 15 volte per lato.
14.
Stiramento
Seduti a terra, gambe distese e piedi a
martello con gli alluci che guardano il soffitto, schiena eretta;
a.
piegare lentamente il busto in avanti
cercando di toccare l'interno della pianta del piede destro con la mano
sinistra;
b.
ritornare con la schiena eretta;
a.
piegare lentamente il busto in avanti
cercando di toccare l'interno della pianta del piede sinistro con la mano
destra;
ripetere i punti a. e b. alternandoli 14
volte per lato.
La Sequenza si conclude con:
il “Massaggio
ai Polmoni”
il “Drago rosso rimescola il Mare”
lo Zhan
Zhuang
vediamoli insieme...
“Massaggio
ai Polmoni”
In piedi nella posizione iniziale, corpo
rilassato, occhi chiusi, pensiero rivolto ai polmoni;
poggiare le mani con le dita ben aperte
sul torace;
effettuare un massaggio in senso
antiorario con entrambe le mani che si muovono simultaneamente, partendo dal
centro e spostandosi successivamente sui lati;
porre ora le mani sotto le ascelle e
massaggiare i lati della gabbia toracica con un movimento alto-basso e
viceversa, ciò costituirà una sequenza completa che andrà ripetuta per 20
volte;
concludere appoggiando le mani sulla
gabbia toracica;
durante l’inspirazione le mani allentano
la pressione;
durante l’espirazione le mani premono;
ripetere per 3 cicli respiratori.
il “Drago rosso rimescola il Mare”
questo esercizio coinvolge una zona
anatomica particolare, la lingua, che nella MTC viene chiamata Drago o Uccello rosso, mentre il mare fà riferimento alla saliva che
viene prodotta in quantità maggiore durante la pratica del Qi gong.
Ma perché è utile produrre più saliva,
chiamata dalla MTC addirittura “Rugiada celeste?”
Perché sembra possedere delle proprietà
curative, con i suoi enzimi ed anticorpi, delle qualità antibatteriche e
digestive, aumenta lo Yin del nostro corpo e secreta dopo
il Qi gong, aumenta le sue qualità tanto da essere denominata “Acqua
d’Oro” cosa
dite, ne vale la pena?
Vediamo insieme l’esercizio:
le due arcate dentarie si toccano
morbidamente;
la lingua accarezza le gengive muovendosi
tra i denti e le labbra;
ruotarla 9 volte in un senso e 9 nel senso
contrario su entrambe le arcate, inferiore e superiore;
dopo la sequenza si avrà sulle gengive una
bella sensazione e sarà aumentata la produzione di saliva;
ora “rimescolarla”
nella bocca;
deglutitela consapevolmente suddividendola
in tre porzioni, prestando attenzione al tragitto che compie la saliva
scendendo fino al Tan Tien inferiore
(6RM), - il Campo di Cinabro – luogo
dove avvengono tutte le trasformazioni alchemiche...
ripetere l’intera sequenza per 9 volte.
Quest’ultimo esercizio statico, (molto
statico, ma molto in movimento, energeticamente parlando!) è chiamato
Zhan
Zhuang o Posizione
dell’Albero o del Palo eretto”
praticato nelle arti marziali interne ed
esterne e nel Qi Gong è un potentissimo esercizio utile ad accrescere la nostra
energia, sviluppa l’allungamento tendino-muscolare, potenzia il tono muscolare,
dona calma e benessere, rilassando la mente e abbassando la frequenza cardiaca
(utilissimo quindi in caso di pressione alta o di tachicardia) fà lavorare la
muscolatura intrinseca, quella che si trova in prossimità del tessuto osseo e
potrei continuare ad elencarvi numerosi altri benefici, ma passiamo
all’esercizio... che già conoscete, eh sì, è la “posizione iniziale” con cui abbiamo iniziato la sequenza che ora vi riespongo, per comodità di
consultazione, che andrà mantenuta per un minimo di quattro minuti fino ad
aumentare sempre più con la pratica.
Potenzia a tal punto il nostro sistema
immunitario, che il mio Maestro di Tài jí quán, definisce questo esercizio un “Ottimo Vaccino antinfluenzale” certo è
che i risultati si ottengono con una pratica sincera e costante...
Ecco l’esercizio dello Zhan
Zhuang:
La Posizione
è eretta
le gambe sono disposte alla larghezza
spalle,
le punte dei piedi sono parallele,
il peso è sugli agopunti 1R (avampiedi),
le gambe sono distese, ma non tese,
il coccige è richiamato,
il busto è leggermente inclinato in avanti
(così da non avere la schiena inarcata all’indietro),
il torace è leggermente incassato,
le spalle e i gomiti sono bassi,
le braccia sono arrotondate e distese
davanti a noi come ad abbracciare una sfera;
i palmi delle mani si guardano e guardano
contemporaneamente il centro del nostro corpo; tra le mani, la distanza è di un
pugno;
i gomiti sono rotondi non formano angoli,
se sì, distendete le braccia, ma non troppo;
la testa - con il mento parallelo al
terreno – è come se fosse appesa ad un filo nell’agopunto 20DM,
la lingua poggia sul palato dietro gli
incisivi,
l’attenzione è rivolta all’esecuzione del
movimento,
lo sguardo, è rivolto frontalmente su un
orizzonte infinito...
la
Respirazione è naturale e addominale,
attraverso il naso si inspira e si
espira, mentre si inspira, il respiro scende nell’addome che si gonfia,
nell’espirazione l’addome si sgonfia.
La Mente
è calma e rilassata, non c’è tensione, con la pratica si migliorerà sempre più,
inizialmente cercate di fare del vostro meglio e abbiate comprensione di voi
stessi.
Perseverate e raccoglierete degli ottimi
frutti.
Il Tài jí quán e il Qì gōng non sono discipline
i cui movimenti possono essere effettuati automaticamente, queste antiche arti marziali
orientali hanno bisogno di consapevolezza per essere praticate e questa
consapevolezza condurrà alla conoscenza del Sé e all'Armonia...un bel motivo per praticarle
non vi sembra?
Buona pratica e buon
autunno da Maria Caterina Ranieri
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