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mercoledì 13 febbraio 2019

Ekadashi Vrat 月 2019

Docente del Corso di Erboristeria “Di Erba in Erba©” Cromoterapeuta - CromoEstetica FloriTerapeuta Mediterranea – Fitopreparatrice esperta di Cosmesi naturale personalizzata, Consulente naturopata - vasta esperienza anche con bimbi e anziani - Istruttore di “Tài jí quán - 太极拳” e di “Tai Chi Kung” dello Stile Yang, della International Family Tai Chi Chuan blogger http://dierbainerba.blogspot.it - © Maria Caterina Ranieri 白蓮 – all rights reserved ॐ

Miei cari naviganti ecco il nostro appuntamento che raddoppia, il digiuno lunare Ekadashi è suggerito per due giorni consecutivi! Quant’è amorevole questo Universo, quanto ha a cuore il nostro StarBene…Bene, grazie! 


Come vedrete nei prossimi appuntamenti con la luna - Ekadashi, i giorni, in alcuni casi raddoppiano, ecco cosa suggerisce la tradizione religiosa indiana per i seguaci dell’Induismo, noi ne prendiamo atto e ci regoliamo di conseguenza visto che la spiritualità non possiede nessun confine religioso.

Praticare il digiuno solo il primo giorno per coloro che sono Smartha il secondo giorno di digiuno è alternativo ed è suggerito per Sanyasi, per le vedove e per coloro che vogliono raggiungere Moksha o Moka.*

Quando il digiuno Ekadashi alternativo è suggerito per Smartha, coincide con il giorno del digiuno Vaishnava Ekadashi.

Il digiuno di Ekadashi in entrambi i giorni è suggerito per coloro che desiderano elevarsi spiritualmente, lasciando andare le scorie fisiche che appesantiscono i corpi eterei… a questo punto, a voi la decisione, la serenità sarà la condizione primaria da ricercare nel digiuno lunare Ekadashi per ottenere degli ottimi risultati! 

Preparatevi per il primo bis di Venerdì e Sabato prossimi!

Buon Ekadashi a tutti!
a cura di Maria Caterina Ranieri

N.B. “*Moksha [m. sanscrito usato in italiano come sm. o f. (propr. liberazione)]. Indica la salvezza assoluta, nella tradizione religiosa dell'India. Questo indirizzo soteriologico trae origine dall'idea dell'esistenza umana come un prodotto di “vincoli” di varia natura (il vincolo per eccellenza è il karman, la “forza” che nasce dalle azioni costringendo l'uomo alla catena delle rinascite). Accanto alla formulazione originaria che la moka si possa raggiungere soltanto dopo la morte, nella speculazione upanishadica viene espressa anche la teoria di una moka da conseguire durante la vita (jīvanmukti). Questa prospettiva risulterà di grande importanza nell'ulteriore sviluppo della religione indiana. Da essa saranno indirizzate le pratiche ascetiche, tendenti alla rottura della vita di relazione, che metteranno in crisi il sistema politeistico vedico su cui ogni tipo di vita di relazione si fondava. E infine nasceranno le religioni eterodosse, quali il buddhismo e il giainismo, le cui teorie e pratiche soteriologiche sono tutte elaborazioni dell'idea di una “liberazione assoluta”. (fonte: sapere.it)”



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