"Pesto alla Portulaca
(Porcellana oleracea L.)"
Porcellana, Porcacchia
di Maria Caterina Ranieri
In questo periodo
caloroso che oltre al sudore ci fa’
perdere anche i sali minerali, ci viene in aiuto questa preziosa pianticella,
che vi assicuro, anche i cittadini conoscono!
Mi riferisco a
quella pianta succulenta (grassa) che spunta d’estate in ogni anfratto di
muretto o fessura di marciapiede. (vedi foto dell’articolo)
Un po'
di Storia:
L’origine della
Portulaca è probabilmente l’Asia, in India e in Cina come anche gli antichi
Egizi già veniva utilizzata per scopi medicinali e nel Medio Evo, nel Bacino
del Mediterraneo e nei Paesi Arabi veniva addirittura coltivata.
Questa carnosa
pianticella è un’antica risorsa fitoalimurgica della tradizione popolare, una
preziosa fonte di Principi attivi quali:
magnesio
mucillagini
omega
3
omega
6
sali
di potassio
tannini
vitamina
C
Proprietà:
antinfiammatorie
antiscorbutiche
depurative
diuretiche
remineralizzanti
rinfrescanti
Diverse sono
le ricette che si possono preparare, quest’oggi quella che vi propongo è stata
ideata da Maria Cristina e da Giampiero collaboratori di Frà Domenico
Palombi il nostro Dottor Semplicista© spero che vi piaccia, che dirvi…vediamo la ricetta e… buon
appetito!
Ingredienti del Pesto:
2 manciate di porcacchia*(in onore alla
Ciociaria di Fra’ Domenico)
3 foglie di basilico
1 cucchiaio di olio evo
1 cucchiaio di pinoli o di noci (contuse nel mortaio)
1 cucchiaio di pecorino ciociaro (grattugiato al momento)
½ spicchio d’aglio
Modus operandi:
Prendete il vostro mortaio e schiacciate l’aglio
Aggiungete i pinoli
Aggiungete le foglie di basilico
Aggiungete l’olio
Aggiungete la porcacchia tagliata grossolanamente
e…giù di olio di
gomito!
Con tanta allegria tirerete fuori un pesto strepitoso e
molto salutare!
*in alternativa lo
stesso pesto si può fare con l’ortica o la
Silene
a cura di Maria
Caterina Ranieri
A proposito, queste umili e generose erbette, non chiamiamole malerbe o erbacce, ma come faceva l’antico popolo Celtico,
benediciamole
e ringraziamole. ☺
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