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domenica 12 agosto 2018

Hán Xiāng Zi - 韩湘子 - L'Immortale Taoista

Docente del Corso di Erboristeria “Di Erba in Erba©” Cromoterapeuta - CromoEstetica FloriTerapeuta Mediterranea - esperta di Cosmesi naturale personalizzata, Consulente naturopata - vasta esperienza anche con bimbi e anziani -  Istruttore di “Tài jí quán - 太极拳” e di “Tai Chi Kung” dello Stile Yang, della International Family Tai Chi Chuan blogger http://dierbainerba.blogspot.it - © Maria Caterina Ranieri 白蓮 – all rights reserved

Hán Xiāng Zi - 韩湘子  - L'Immortale Taoista
 di Maria Caterina Ranieri


Le leggende nell'Antica Cina hanno accompagnato la vita dei cinesi per millenni... moltissime ce ne sono, anche sulle  leggendarie figure degli "Immortali Taoisti - 八 仙 Ba Xian"


Uomini o Donne, che siano stati, erano delle creature che coltivavano con ogni mezzo l'armonia interiore, con gli altri esseri viventi e con l'Universo intero.

Si ritiravano spesso in luoghi ameni, sulle antiche alture amene, là tra le nuvole... 



La leggenda vede queste creature compiere gesta sovrumane alcuni di loro volavano cavalcando draghi alati o gru per raggiungere alla Corte Imperiale Celeste (in Cielo).

Altri immortali, coloro che vivevano sulla Terra, si nutrivano di cibi e sostanze alchemiche dense di significato simbolico, quali i funghi e il cinabro, con queste essi si procuravano le energie universali taoiste dello Yin e dello Yang.



Han Xiangzi - il Giovane - nato all’inizio del IX secolo
 e patrono dei musicisti, era uno dei “Ba Xiān - 八 仙

Nipote di Han Yu, un importante uomo di Stato della corte Tang, Han Xiangzi era l’allievo preferito del secondo Immortale, Lü Dongbin.


Han Xiangzi divenne immortale cadendo dall’albero che conduceva alla sua dimora quando il suo Maestro, lo condusse a far visita al re del regno dell’est, da sempre gioioso  e spensierato amava la sua musica, il contatto con la natura e vi passeggiava suonando il liuto incantando ogni creatura che incontrava con le sue dolci melodie, al suo passaggio crescevano piante meravigliose… viveva nel suo mondo ideale senza avere, però, alcun senso pratico e senza considerazione per il denaro che donava a chiunque...



Un giorno, suo zio vista la sua attitudine a spendere cercò di condurlo alla vita pratica parlandogli di politica ma egli rispose con queste splendide parole:

"Abito in una caverna in mezzo alla nebbia,
tra torrenti e picchi ammantati di verde;
Assaggio la rugiada a mezzanotte
che costella la Terra come gemme,
Mi cibo delle rosee nuvole
che lavano il cielo all'alba.
Suono la Melodia della Giada Verde
da un liuto a sette corde,
E fondo in fieri alambicchi
perle ridotte in polvere finissima e bianca;
Nel mio Prezioso Calderone
alberga la Tigre d'Oro;
Coltivo i Funghi Magici
per dar da mangiare ai Corvi bianco-neve;
Dei poteri creativi della Natura
è piena la mia fiaschetta di zucca,
Abbatto i demoni malvagi 
con la mia spada di tre piedi;
Il vino riempie il vuoto calice
quando dico la parola magica,
E fiori spuntano e sbocciano
in un batter d'occhio;
Mostrami l'uomo
che fa’ queste cose nel modo che ho descritto,
Ed io sarò felice di parlare con lui
dello hsien (immortalità) che mai invecchia.”

Che queste parole si commentino da sole miei cari naviganti, buona riflessione!


a cura di Maria Caterina Ranieri
 





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