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giovedì 7 settembre 2017

Le Ferie e la Cronobiologia

Docente del Corso di Erboristeria “Di Erba in Erba©” Cromoterapeuta - Cromoestetica Floriterapeuta Mediterranea - esperta di Cosmesi naturale personalizzata, Consulente naturopata - vasta esperienza anche con bimbi e anziani -  Istruttore di “Tai Chi Chuan” e di “Tai Chi Kung” dello Stile Yang,della International Family Tai Chi Chuan Association e dell’ASC Sport – Ente di Promozione sportiva riconosciuta dal CONI -http://dierbainerba.blogspot.it - © Maria Caterina Ranieri – all rights reserved ॐ


Miei cari internauti bentrovati, spero che in qualche modo, la vostra attività lavorativa sia stata sospesa per godervi, finalmente, il vostro meritato riposo…
Che cosa mi raccontate? Avete provato ad applicare i suggerimenti che vi avevo consigliato nel mio saluto a inizio estate? (vedi articolo)
Ve ne sono venuti in mente altri che volete condividere con me? Parliamone!


Le mie vacanze sono state meravigliose, io, il mio amato mare, i miei cari amici, vecchi e nuovi e il sole…quest’anno son partita con l’idea di non perdermi neanche un tramonto e l’ho fatto e con piacere ho notato che tutta la spiaggia era lì insieme a me a fare “Sun-gazing” (contemplazione solare) una pratica ancestrale studiata addirittura dalla NASA con esiti positivi sulla salute.

Questa tecnica del Sun-gazing è rimasta segreta per molti secoli, veniva tramandata solo dal Maestro all’allievo, ma fortunatamente, fu riportata alla ribalta nel 1992 da Hira Ratan Manek  (a fondo pagina ci sono degli approfondimenti sull’argomento).

Etimologia di ferie

Questo periodo di riposo convenzionalmente chiamato Ferie deriva da fèria s. f. [dal lat. tardo feria (class. feriae)]. 
1. a. Ciascun giorno dell’anno dedicato nel mondo romano al culto pubblico e privato; i giorni di ferie pubbliche erano nefasti: era cioè nefas (proibito) in essi esercitare il potere giudiziario e convocare i comizî. […].  
2. a. Periodo di riposo, di vacanza, festivo o no; quasi esclus. nel plur.: f. estive, autunnali; f. natalizie, pasquali; ferie del Parlamento; quindici giorni di ferie; avere le f. (come vacanze effettive, o come indennità per ferie non godute); andare in ferie, iniziarle lasciando il lavoro; passare, trascorrere le f. (al mare, in montagna, ecc.).[…] (fonte treccani.it)

Le ferie sono un diritto inalienabile dei lavoratori l’articolo 36 della Costituzione italiana recita così:
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.”

Storia delle Ferie

Nel 1871, in Inghilterra, si ha notizia del primo periodo di ferie ufficiale assegnato, attraverso l’atto ufficiale il “Bank Holiday Act”, in cui si sancivano quattro giorni di ferie per i dipendenti delle banche in Inghilterra, Galles e Irlanda.

Non ci volle molto ad esportare il modello, in Canada e negli Usa che, però, non prevedeva le ferie per tutte le categorie di lavoratori.

Fu la Francia ad ideare per prima un periodo di ferie “pagate” esteso a tutti i lavoratori; il progetto di legge fu presentato e approvato nel 1925; ma la legge venne promulgata dal Front Populaire solo undici anni dopo, il 20 giugno 1936, (chissà come mai?) i giorni di ferie inizialmente assegnati erano solo 15, ma già nel 1956 erano saliti a 21 e nel 1962 a 28 giorni.

Dal 1982 tutti i lavoratori hanno diritto a cinque settimane di ferie.

In Italia, nel 1927, la Carta del Lavoro sanciva attraverso l’art. 17 il diritto a un periodo di “riposo feriale retribuito” ma solo, dopo un anno di ininterrotto servizio.

Fu nel 1948 che la Costituzione repubblicana, attraverso l’art. 36, ribadì il concetto di “vacanza obbligatoria” in cui il lavoratore ha diritto a ferie annuali retribuite e non può rinunziarvi. 

Le Ferie e la Cronobiologia

Così come il giorno si alterna alla notte, il sole alla luna e le stagioni si alternano durante l’anno, anche i nostri ritmi circadiani (giornalieri) hanno bisogno di un periodo di veglia e uno di sonno… e la nostra attività lavorativa annuale ha bisogno di essere sostituita dal riposo delle ferie…

Le vacanze estive rappresentano molto bene il riposo, il divertimento, il cambiar ambiente, abitudini, alimentazione, sapori, colori, idiomi, dimenticare il Tempo…ma cosa dice la Cronobiologia a tal proposito?

La cronobiologìa (lemma composto da crono- tempo e biologia, il termine fù coniato dal biologo statunitense F. Halberg) è la scienza che studia i ritmi come proprietà della materia vivente e i relativi fenomeni biologici ad essa associati.

Inutile dire che la società odierna ci porta a condurre dei ritmi anti-fisiologici, stressanti che sfalzano i nostri orologi biologici, un riposo efficace è necessario, quindi, per il ripristino dei nostri naturali cicli biologici attraverso un numero sufficiente di giorni.

Qual’è il numero ideale di giorni e in quale periodo prenderli?

Dieci giorni sono necessari a riportare in equilibrio i nostri orologi interni, la settimana mordi e fugge, così come anche i fine settimana lunghi non riescono in questa impresa, sicuramente saremo riposati a livello psico-fisico, ma non riusciranno ad armonizzare i nostri ritmi biologici endogeni.
Come regolarsi, allora, avendo la possibilità di muoversi autonomamente nella scelta dei periodi di ferie?

Sempre la Cronobiologia ci aiuta suggerendoci che:

L’inverno ha bisogno di riposo, di moderata attività fisica, se guardiamo la Natura intorno a noi, tutto dorme, tutto riposa, siamo nel “grande Yin” tutto deve essere tesaurizzato per poter rinascere in primavera, anche il clima tende ad intorpidire le energie con il freddo, rispettare questo suggerimento della MTC (Medicina Tradizionale Cinese) va a vantaggio della nostra salute, una leggera attività fisica quale il Qi Gong o il Taiji quan è l’ideale per mantenersi in forma e per far scorrere l’energia dolcemente eliminando tutti i fastidi dell’immobilità…

Un periodo da otto a dieci giorni in autunno, tra fine Ottobre e inizio Novembre, ci servirà per affrontare al meglio il rigore invernale.

Tra fine Febbraio e inizio Marzo, quando il piccolo Yang – la primavera - inizia a sorgere è il momento ideale per concedersi altri otto-dieci giorni per scrollarsi di dosso il torpore invernale con attività più dinamiche svolte all’aperto, ma senza esagerare. 

E infine in estate - il “Grande Yang” - dove le energie sono all’apice, dove la Natura si esprime energeticamente al suo massimo grado è il momento ideale per concederci un periodo più lungo di riposo - quindici giorni - per recuperare le energie ritarando i nostri ritmi endogeni.

L’interazione con l’energia ambientale, intimamente connessa con quella di tutti gli Esseri, ahimè, non trova più la giusta attenzione, ce ne ricordiamo solo in caso di reumatismi o di meteoropatie, ma questa nostra connessione terrestre è sempre presente e va recuperata, approfittiamone, quindi, appena possibile e immergiamoci nella Natura per una rigenerazione completa.

a cura di Maria Caterina Ranieri

Approfondimenti sull’ancestrale pratica del Sun gazing:
 
(i seguenti articoli sono DI proprietà degli autori che li hanno redatti) 

Il sole fonte di nutrimento: l'esperienza di Hira Ratan Manek
Scritto da Giovanni Gatti (fonte)

Nel mio lavoro di ricerca e di pratica dell’auto-trattamento per la cura della vista imperfetta senza uso di occhiali studiando le pubblicazioni autentiche del famoso medico oculista americano William H. Bates (1860-1931), sono arrivato a sapere che la luce del sole è fondamentale non solo per avere e mantenere una vista buona o perfetta, ma anche per la salute generale dell'organismo corpo-mente.

Queste informazioni contrastano violentemente con i dettami della “scienza moderna” e della medicina di oggi, che impongono al paziente di difendersi il più possibile dai raggi solari, siano essi infrarossi, ultravioletti o “normali”, pena il rischio non solo di sviluppare tumori alla pelle, ma anche l’insorgenza di danni agli occhi, come cataratte, maculopatie, degenerazioni del vitreo ed altro (introduzione di Giovanni Gatti). Negli articoli pubblicati dal Dott. Bates si evince che egli curava, negli Anni Venti a New York, migliaia di pazienti affetti da vari tipi di difetti visivi, anche gravi come quelli sopra citati, grazie all’uso diretto della luce del sole. Come può essere possibile che lo stesso mezzo usato per curare e guarire allora, oggi è visto come un fortissimo pericolo? Nell’indagare le esperienze dei ricercatori moderni nel campo dell’impiego del sole come fonte terapeutica, ho scoperto l’esistenza di un “fenomeno” detto “The HRM Phenomenon” grazie al quale è possibile per l’Uomo raggiungere la guarigione mentale, fisica e spirituale, utilizzando direttamente la luce del sole quotidianamente, e pochi altri accorgimenti, durante un periodo di diverse settimane di pratica costante. Il maestro di questo antichissimo metodo, ora riscoperto e attualizzato, è un anziano signore indiano di nome Hira Ratan Manek, che va divulgando gratuitamente in tutto il mondo la sua esperienza di “meditatore del sole”, che gli ha consentito, oramai da sette anni, di diventare indipendente dal bisogno di alimentarsi di cibi solidi, nutrendosi direttamente della sola luce solare e di acqua. Le righe che seguono riportano un colloquio che abbiamo avuto con lui.

Che cosa è il “fenomeno HRM”?
Il “fenomeno HRM” è una “gestione della risorsa umana” [Human Resource Management] grazie alla quale è possibile guarire da ogni malattia fisica, mentale e spirituale attraverso un semplice metodo di meditazione quotidiana praticabile da tutti. Questo metodo non è nuovo, è antico di millenni, ed era praticato in varie culture in tutto il mondo. Si tratta di imparare ad assorbire direttamente l’energia del sole, senza passare per fasi intermedia, come il cibo vegetale o animale. Solo così l’Uomo diventa veramente libero di esistere, senza avere la condanna di doversi procurare il cibo per la sua sussistenza.

HRM sono anche le iniziali del tuo nome, Hira Ratan Manek… Sì, in India esse significano “diamante”, “rubino” e “smeraldo”.
Quando e perché hai iniziato ad interessarti a questo metodo, qui vissuto come una meditazione?
È successo nel 1962, mi trovavo nell’Ashram di Aurobindo, a Pondicherry in India, e la Madre (che non praticava questa tecnica) mi indicò la facile possibilità che ha il corpo umano di sfruttare direttamente l’energia del sole. Da allora cominciai a raccogliere tutte le informazioni possibili su questi argomenti finché dopo trent’anni, nel 1992, ho cominciato a sperimentare per tentativi ed errori e dopo tre anni sono riuscito a completare il processo: dal 18 giugno del 1995 non ho più avuto bisogno di mangiare. Oramai sono passati più di nove anni.

Che cosa hai letto in particolare, ci sono dei testi che spiegano questo fenomeno?

No, ho raccolto molti frammenti di informazioni relative al “rimirare il sole” [sun-gazing] nella letteratura vedica, gainista, egiziana, peruviana, messicana, dei nativi americani, europea… In tutte le culture millenarie si parla di come imparare ad utilizzare direttamente l’energia solare per guarire il corpo umano e per nutrirsi senza avere il bisogno di mangiare, oltre che per attivare i poteri inerenti al cervello umano che tutti noi abbiamo ma di cui ignoriamo l’esistenza, come la possibilità di navigare nello spazio, di vedere nel passato e nel futuro.
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Sun Gazing process 

We have a super computer in our bodies given to us by the nature, which is our brain.
HRM (Hira Ratan Manek) calls it the “brainutor”. The brain is more powerful than the most advanced super computer. Each and every human being is gifted with innumerable talents, and infinite inherent powers by nature. Individuals should never underestimate themselves. Everyone is gifted. If we make use of these powers we can take ourselves to great levels. Unfortunately, these infinite inherent powers are programmed in that part of the brain that is largely dormant and goes unused. Even medical science agrees we hardly make use of the brain but about 5-7% – the most brilliant of humans like Albert Einstein is reported to have used only about 32% of their brains
If we can activate the human brain and awaken these infinite powers inherent in ourselves then we can raise ourselves to higher levels.  We can achieve any results we want.  In order to operate the brain effectively, it needs to be activated.  Being a holistic entity it needs a holistic power supply.  Sun energy is the source that powers the brain, which can enter and leave the human body or the brain only through one organ that is the human eye.  Eyes are the Sun Energy’s entry door to the human brain. They are also known as the windows of the soul.  Recent research has found out that the eye has many functions other than vision.  And more information is continuing to be revealed about the functions of the eye.  The eyes are complex organs and they have 5 billion parts much more than a spacecraft that has about 6-7 million parts.  By this, you can see the immense capacity of the human eye.
HRM asserts that the rainbow is in the eye not in the sky. The seven colors of the sun is only the reflection of what is in the eye.  We can create a rainbow anytime we want – go to the garden, just observe below a source of flowing water as the sun moves above.  There you will see the rainbow.  Eye can receive the entire spectrum of the sunlight.  It’s like having a glass window.  Eye is the perfect instrument to receive all the colors of the rainbow. Since eyes are delicate parts of the body, we have to use them in such a way that they serve our purposes without getting damaged. Present day teachings and ideas such as don’t look at the sunlight at all --you will damage your eyesight; never go out in the sun as you will get cancer, are causing needless hysteria and paranoia. The more you are away from the nature, the more there is a cause for illness and you will automatically support global corporations. There are definite foolproof ways of getting the benefits of the nature without exposing ourselves to its adverse effects.  It is also as intuitive as when the  clouds gather we become gloomy.  When we see the sun, we feel energetic.

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Sun Gazing e la Nasa
(articolo di Viola Nera)

Felicità, salute e poteri sovranaturali grazie ad un antico rito solare. 

Oggi la scienza conferma questa straordinaria pratica di autoguarigione
Ancora oggi in India viene praticato un esercizio iniziatico che trae origine dalla notte dei tempi. Rimasto segreto per molto tempo e insegnato da Maestro a Discepolo, si affaccia nuovamente in questo XX secolo… 

Questo metodo è il SunGazing, parola inglese che significa «fissazione del sole». Tale pratica, riportata alla ribalta da Hira Ratan Manek dal 1992, permette di stimolare il cervello grazie all’energia luminosa del Sole.
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Dopo la notizia delle macchie solari di classe X dei giorni scorsi, abbiamo pensato di tornare a parlare di questa suggestiva pratica riguardante il Sole, magari per darci una chance nell’approfittare della potenza di questa immensa stella che ci tiene in vita [...].

Le antiche civiltà si organizzavano in modo naturale; anche se si considera l’epoca antica, molte erano scientificamente ben avanzate, come la civiltà egizia ad esempio, ancor oggi sotto osservazione per la sua complessità e tradizione, che va molto più lontano di quanto la moderna storia ha voluto finora farci credere.

Pensiamo alla Ghiandola Pineale, per fare un esempio qui calzante, è stata per millenni il centro della vita e delle tradizioni esoteriche di tutte le civiltà native della Terra (compresa quella egizia), si trattava del cosiddetto “Terzo Occhio” che tutto vede e al quale nulla può essere negato [...].  

La maggioranza della popolazione dovrebbe sapere che a questa piccola ghiandola, a forma di pigna ubicata dietro la nuca, per molti secoli è stata negata la sua importanza, dal momento che essa sembra essere il “lume della conoscenza”, intesa come sapienza innata… si tratta infatti di un centro nodale in cui scorre l’energia dei campi magnetici che ci circondano, quelli insomma dell’energia cosmica che ci da la vita; gli occultisti ne conoscevano bene l’importanza [...].

Ma torniamo alla civiltà egizia, che più ha saputo sfruttare le grandi capacità della Ghiandola Pineale, non a caso, e l’ha addirittura messa nei “segni” del cielo (o forse era già là dalla nascita dei tempi?). Ebbene, a proposito di “cielo”… l’aspetto importante riguardo la questione delle antiche Sapienze esoteriche di cui qui vogliamo parlare, è l’adorazione del Sole: un rito che è stato la prima alba dei culti religiosi [...]
 
Insieme al Sole, ad essere venerati, c’erano poi tutti gli astri del cielo, a scandire i tempi e cicli cosmici, che influenzavano la Vita e la sussistenza sul pianeta; gli Antichi adoravano dunque tutte le forme dalla natura, da Madre Terra stessa all’albero e le sue foglie che immagazzinano ossigeno e rendono con la loro esposizione al Sole la vita possibile su questo pianeta, appunto. 

E così le acque che obbediscono al comando magnetico della grande Madre, che affluiscono per irrigare la Terra dove la pioggia non arriva, come le rive del sacro Nilo, che pure in cielo aveva il suo corrispondente: la Via Lattea. Tutti segnali presi dai sogni o realtà a noi sconosciute? [...]. 

Contemporaneamente le conoscenze di una certa chimica elementare, soprattutto dalle piante selvatiche, e dei benefici del Sole, avevano grande presa sulle cure per i medici/sciamani del passato. 

Anche la Grande Sfinge a guardia dell’altopiano delle Piramidi, rivelatasi una stupefacente scultura ai margini del deserto libico, dopo anni di accurate ricerche si è scoperta un monumento dedicato al dio Sole. La Sfinge è quindi rivolta verso Est, e si dice che sia stata concepita perché puntasse verso l’alba dell’equinozio, la stagione del Sole. Una stele trovata tra le “zampe” della Sfinge rivela i nomi dati al dio sole, la tripla denominazione: “Khepri–Re–Atum“. Sono i tre nomi dati dagli egiziani al Sole nascente del mattino, al Sole pieno della sua potenza a metà giornata, e al Sole pomeridiano che man mano affievolisce. Una simbologia di fatto molto somigliante all’esistenza umana, che va dalla nascita, alla forza giovanile e al suo decadimento.
Insomma, il Sole con tutte le sue proprietà vivifiche è stato il primo ed unico dio di ogni civiltà umana. Ogni antica religione si basava su pratiche e riti ispirati alla forza del Sole e atte a sfruttare la sua potente energia. Il Campo Magnetico del sole infatti, come afferma anche la scienza moderna, influenza ed interagisce col campo magnetico della Terra e degli esseri umani, arrivando a influenzare anche il nostro Dna.

Ecco che da Horus a Gesù… tutti gli dei sono personificazioni simboliche del dio solare. Il Sole è ciò che sulla Terra da la vita ad ogni essere vivente. È l’Essere che “penetra” l’oscurità uterina della Terra e porta il seme vitale che “feconda“… Mentre l’acqua, dalle piogge ai mari, fino a quella che abbiamo nel nostro corpo (siamo composti per il 70% di acqua) è l’elemento femmineo che da la fertilità, da cui nasce la Vita. L’acqua è regolata dalla Luna, che regola l’ingrossamento delle acque apportando benefici nei territori lontani dalle rive dei fiumi e dei mari, allagando annualmente o periodicamente, com’era per il Sacro Nilo degli egizi. 

Ogni religione era una simbologia di eventi stellari, dove il Sole era il Dio assoluto!

A questo punto la cosa interessante è che, a quanto pare, è possibile canalizzare l’energia solare emanata dal suo Campo Magnetico attraverso la pratica avanzata di antichi metodi ispirati alle arcaiche ritualità solari, e addirittura le grandi Potenze, come Unione Sovietica e Stati Uniti e varie organizzazioni di stampo occulto, hanno ottenuto grandi successi nello studio del “controllo del pensiero” e delle azioni applicando tali conoscenze sulla popolazione mondiale. [...].
  

In ogni caso, secondo alcune fonti, non ben note a dir la verità (sia chiaro!), la NASA avrebbe confermato qualche tempo fa che l’atto di “guardare fisso il sole” sarebbe una pratica valida per sviluppare facoltà superumane e per guarire il corpo

Si tratta di una pratica di autoguarigione che proviene proprio dagli antichi riti solari.

La pratica ha a che fare con abilità sovrumane che possono essere ottenute da chi segue il protocollo conosciuto come “Sun-Gazing“, “guardando il sole”, una pratica recentemente rinsaldata appunto dalla NASA, e da sempre invece sostenuta dalla medicina. Molti sostenitori di questa antica tecnica, usata da molte culture come i Maya, Atzechi, Tibetiani, Indiani, Amerindi, gli Egizi e i Greci  (cosa che aveva già constatato il Dottor Lefebure), riportano non solo benefici di guarigione alle malattie più comuni, ma anche l’ottenimento di abilità da super umano per così dire… come un’avanzata telepatia e la diminuzione del bisogno di cibo.

Il Sun Gazing (anche detto “sun-eating“, “mangiando il sole”) è una pratica di introduzione graduale alla luce solare negli occhi durante il più basso momento del giorno per i raggi ultravioletti –alba e tramonto. La pratica si sviluppa attraverso molte regole, come quella della fase successiva in cui bisognerà camminare a piedi nudi sulla terra. A quanto pare, dopo 3-6 mesi gli studi mostrano che le malattie fisiche iniziano a scomparire. Si dice che quando una persona arriva ai 30 minuti al giorno -dai 10 secondi iniziali esposti al sole- tutti i colori del sole arrivano direttamente al cervello. I terapeuti del colore attribuiscono la guarigione di alcune malattie inondando il corpo e il cervello con il colore fisiologico che manca al corpo preso in esame –a seconda del disturbo. 

Per esempio, in malattie del fegato, è il verde quello mancante. I reni hanno bisogno di rosso, e il cuore di giallo. Tutti gli organi rispondono a differenti colori dell’arcobaleno, per questo si raccomanda da sempre una dieta ricca di svariati colori. Per sette mesi e mezzo di questa pratica il bisogno e desiderio di cibo diminuisce. Secondo gli esperti il cibo non è effettivamente necessario per mantenere il corpo, nel nostro caso allora sarà l’energia del sole a provvedere a questa energia.

Medici e professionisti dell’ottica mettono in guardia nel guardare direttamente il sole, dicendo che danneggia la retina. Tuttavia se fatto correttamente, al momento giusto della giornata, gli studi dimostrano che non vi è alcun rischio di danneggiare gli occhi.

Ebbene, abbiamo detto che questa pratica veniva considerata un potente mezzo di trasformazione sia fisica che spirituale fin dall’inizio dei tempi, oggi la pratica è stata riportata in auge ed ha conquistato popolarità tra coloro che cercano vibrazioni elevate e stati dell’essere gioiosi. Così attualmente anche la ricerca scientifica sostiene che ci siano vantaggi a fissare il sole. Secondo il Dr. Edward F. Group III del “Global Healing Center”, alcuni extra della pratica includono:
– Aumento della produzione di melatonina e serotonina
– La pineale aumenta di misura
– Più energia (chi fissa il sole dice di avere maggiore vitalità… il Dr. Group crede che questo dipenda dal rilascio di melatonina e serotonina).
– Fissare il sole frena anche l’appetito e sostiene nella riduzione di peso.
Ebbene, in questi giorni in cui il sole è così indaffarato nella sua attività, non ci resta che… all’alba, abbracciarlo con tutti i nostri occhi! (articolo di Viola Nera fonte)


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