Icona-facebook Icona-twitter Follow Me on Pinterest

Post in evidenza

Benedizione Apache di Maria Caterina Ranieri

  Miei cari naviganti come state? Spero bene… sarete d’accordo con me, che le parole sono energie che lavorano , che creano realtà… d’altra ...

lunedì 5 settembre 2016

L'Uomo e la Donna Esseri di Luce

©dierbainerba.blogspot.it – Maria Caterina Ranieri – all rights reserved ॐ


Sappiamo oggi che l’Uomo è essenzialmente un Essere di Luce.
La Scienza moderna della Fotobiologia sta a dimostrarlo.
Per la Guarigione ha delle implicazioni eccezionali.

Sappiamo, per esempio, che la luce può cominciare o arrestare
delle reazioni a catena nelle cellule.
Danni genetici cellulari possono, infatti,
essere riparati in poche ore con un debole raggio di luce.
Siamo vicinissimi a capire completamente
la complessa relazione tra la luce e la Vita
e possiamo già dire ora che la funzione di tutto il nostro metabolismo
è dipendente dalla Luce

Così il Dr. Fritz Albert Popp (nato nel 1938 in Francoforte), Biofisico, presentava la relazione tra la Luce e L’Essere vivente… siamo immersi in una “sorgente di guarigione” e moriamo di sete rinchiudendoci nelle scatole dei nostri uffici o delle nostre case…riflettiamo su ciò miei cari internauti uno splendido articolo sul sito: http://www.mednat.org/new_scienza/biofisica_popp.htm descrive molto bene tutti i meccanismi
BIOFISICA di Fritz Albert POPP
 

Evidenze sperimentali dei legami esistenti tra l’emissione ultradebole di fotoni e lo stato funzionale dei sistemi viventi  - Dalla rivista "Anthropos & Iatria" - anno 1 - n° 4 - 1997 - De Ferrari editore
GRASSO F., TRIGLIA A., MUSUMECI F., SCORDINO A.*, PAGANO M.** - Istituto di Fisica, Facoltà di Ingegneria, Università di Catania, Italia
*Fisici **Medico
Lavoro presentato al 3° Colloquio Europeo di Etnofarmacologia ed alla I° Conferenza Internazionale di Antropologia a  Genova, Italia, il 29 maggio 2 giugno 1996.
Autore:  Dott. Pagano Mario  (Medico)  - C.so Italia 3b - 95024 Acireale - Catania - Italia - Tel. e Fax ++39 / 095-894873
RIASSUNTO
L'emissione ultradebole dei fotoni, sia spontanea che fotoindotta, da parte della materia biologica costituisce un fenomeno la cui esistenza, misconosciuta fino ad alcuni anni fa, è adesso generalmente accettata.
Tuttavia le evidenze sperimentali accumulate fino ad oggi non permettono di avere una compressione completa dell'origine e del ruolo che questo fenomeno gioca all'interno degli organismi viventi. In questo quadro sono state proposte 2 possibili interpretazioni: la prima dovuta principalmente F.A. Popp ipotizza che l'emissione di fotoni ultradeboli sia dovuta a un campo elettromagnetico coerente che gioca un ruolo importante nella promozione e nel controllo dei processi che esistono all'interno di un organismo vivente mentre la seconda attribuisce i fenomeno al decadimento spontaneo di alcuni dei numerosi livelli atomici eccitati connessi specialmente alla presenza dei radicali liberi.
In questo articolo sono descritti i risultati di un insieme di lavori sperimentali su diversi sistemi biologici che mostrano che vi è una stretta connessione fra lo stato di un sistema biologico e i parametri della luminescenza ultradebole. Nel caso dell'emissione fotonica ultradebole foto indotta descritta anche in letteratura col nome di luminescenza ritardata (DL) alcune di queste relazioni sono espresse in una forma analitica che connette un parametro biologico con un parametro della luminescenza ritardata suggerendo quindi la possibilità di utilizzare la luminescenza ritardata come tecnica di analisi in un vasto campo di discipline diverse che vanno dall'agricoltura al controllo dell'inquinamento, dalla diagnostica medica al controllo di qualità del cibo.
INTRODUZIONE
La luminescenza ultradebole emessa sia spontaneamente che dopo eccitazione con sorgenti luminose da un sistema biologico è un fenomeno che nell'ultimo decennio è stato oggetto di interesse da parte di molti ricercatori [1-20 ] .
Partendo da queste prime osservazioni sono state promosse due interpretazioni:
la prima [1 - 2 ] , dà un'interpretazione biochimica del fenomeno considerando la luminescenza come un segno visibile di alcune imperfezioni secondarie presenti all'interno dei meccanismo dei sistemi viventi;
la seconda proposta essenzialmente da F.A. Popp [ 3 - 5 ] , sostiene che questo fenomeno è la dimostrazione misurabile dell'esistenza di un campo elettromagnetico coerente che gioca un ruolo nella promozione e nel controllo dei processi degli organismi viventi.
Fino adesso non è stato possibile discriminare queste 2 ipotesi poiché i sistemi viventi non sono così riproducibili da poter dare chiare e sicure indicazioni e permettere interpretazioni certe dei risultati; inoltre i segnali sono così bassi da rendere impossibile un controllo diretto di alcune delle caratteristiche dell’emissione e alcuni tipi di controllo indiretto non sono in grado di dare una risposta non ambigua.
Tuttavia, a nostro parere, lo studio delle relazioni fenomenologiche fra i parametri che caratterizzano l’emissione ultradebole e quelli che caratterizzano gli stati differenti in cui i sistemi biologici si possono trovare sia in natura o come risultato di stress provocati artificialmente potrebbe permetterci di isolare il ruolo che questo fenomeno ha nel comportamento dei sistemi biologici e di individuare le sue correlazioni con lo stato funzionale del sistema.
Con questo scopo negli ultimi anni il nostro gruppo ha condotto una ricerca sistematica sulla emissione di fotoni ultradeboli sia spontanea che foto indotta di alcuni sistemi biologici semplici [ 16-20 ] .
In questo articolo sono riassunti i risultati più importanti ottenuti.  

MATERIALE e METODI
A) Apparato Sperimentale.
L'apparato sperimentale progettato per misurare i fotoni omessi dai sistemi biologici consiste in generale in una camera d'acciaio annerito dove i campioni che debbono essere analizzati possono essere mantenuti da una temperatura costante che va tra -15°C e 80°C±0.1°C.
Il campione è posto all'interno di una capsula di Pyrex o di plastica chiusa mediante un coperchio trasparente alla luce UV fino 190 nm.
Il coperchio impedisce l'evaporazione dei liquidi eventualmente contenuti nel campione e, per evitare condensazioni, esso è riscaldato ad una temperatura da 1-2 °C più alta di quella del campione.
Un otturatore in grado di intercettare la luce è piazzato immediatamente al di sopra della finestra per misurare l'emissione di fondo della camera, la radiazione emessa dal campione è rilevata mediante un fotomoltiplicatore a basso rumore che lavora secondo il sistema di conteggio di singolo fotone e che ha una sensibilità spettrale che va da 200 a 850 nm.
Per diminuire la corrente di fondo il fotomoltiplicatore è raffreddato sino a - 30°C.
A causa del basso livello del segnale un'analisi spettrale dei fotoni emessi può essere effettuata soltanto usando dei filtri a larga banda che corrispondono a intervalli spettrali piuttosto estesi dell'ordine di decine di nm.
In queste condizioni è possibile misurare la distribuzione spettrale della radiazione emessa nel intervallo che va dal 200 a 700 nm.
A causa della bassa intensità del segnale sarebbe necessario aumentare al massimo l'angolo solido di misura, tuttavia poiché bisogna porre tra il campione e il rilevatore, gli otturatori, i filtri ottici ed è necessario isolare il fotomoltiplicatore dall' ambiente, in un apparato sperimentale standard l'angolo solido di misura è sempre non superiore a .1 Sr.
Se si desidera misurare l'emissione fotonica ultradebole foto indotta (DL) possono essere utilizzati vari tipi di sorgenti luminose che vanno dai Led alta intensità alle lampade alogene. In tutte queste sorgenti è necessario assicurarsi che la potenza di emissione sia stabile nel tempo e che l'area coperta dalla luce sia illuminata da un'intensità uniforme.
Una misura di DL consiste nell’illuminare un campione biologico e nel contare il numero dei fotoni che vengono riemersi dal campione dopo che la sorgente luminosa è stata spenta.
Durante l'illuminazione si chiude un otturatore in modo da impedire che il fotomoltiplicatore venga accecato e dopo la luce è stata spenta l’otturatore viene riaperto. A causa del tempo perduto in questa operazione il conteggio dei fotoni parte alcuni decine di millisecondi dopo che la sorgente è stata spenta.
In tutti i tipi di misura il segnale è trasmesso ad una scheda di acquisizione dati munita di 4096 canali distinti. In ogni canale viene accumulato il numero di conteggi misurato in un dato intervallo di tempo. Tale intervallo di tempo può variare da un microsecondo a mille secondi ed è scelto in maniera da ridurre l'errore di conteggio statistico o da misurare la dinamica di decadimento nel modo migliore.
Per ridurre l'influenza dell'ambiente e per evitare la luminescenza residua da parte del materiale che compone la camera o la capsula, ogni campione viene tenuto in una camera oscura qualche tempo prima di far partire la misura ma, poiché spesso non è possibile trascurare in ogni caso l'emissione di fondo, si misura, nelle stesse condizioni sperimentali e per ogni insieme di misura, la DL proveniente dal contenitore del campione riempito soltanto dal mezzo di cultura (se presente) in modo da ottenere il corretto valore di fondo che deve essere sottratto dalle misure prese dal campione.
B) Preparazione dei campioni
Nella misura dell'emissione spontanea è molto difficile rilevare i segnali che vengono da sistemi biologici che si trovano in condizioni stabili per questo motivo in un caso sono stati utilizzati semi di Soya verde (Soya Glycine max. L.) durante la loro germinazione in un altro caso sono stati usati campioni costituiti da tessuti umani che provenienti da rimozioni chirurgiche.
Per quel che riguarda i semi di soia il campione è stato preparato ponendo 15 semi su 3 dischi di carta da filtro imbevuti con 4 centimetri cubici di acqua pura in una capsula di plastica avente un diametro di 50 ml, i semi, la carta e la capsula sono stati mantenuti in una stanza oscura 12 ore prima della partenza dell'esperimento per evitare la luminescenza residua da parte dei materiali, l'intensità misurata con la capsula vuota ( tipicamente una decina di conteggi al secondo) è stata assunta come fondo e sottratta durante la misura.
Le misure dell’emissione fotonica ultradebole partivano nel momento in cui i semi venivano posti nella capsula contenente i dischi di carta già imbibiti con acqua.
Nel caso dei tessuti umani, per poter ridurre gli effetti di mascheramento dovuti alla manipolazione dei campioni, è stata studiata una procedura standard per la preparazione e il trattamento dei campioni stessi. I campioni appena presi dal corpo del paziente venivano posti all'interno di un contenitore oscuro mantenuto a 37C° ed immersi in una soluzione di Ringer per permettere il mantenimento dei processi metabolici. In seguito i campioni venivano posti all'interno della camera di misura appena possibile e cioè dopo un intervallo di tempo variabile da 30 a 100 minuti. Le dimensioni e il peso dei campioni (dell’ordine del grammo) venivano valutati dopo la misura dell'emissione fotonica .
Nelle misure di emissione foto indotta, a causa del livello più alto del segnale è possibile misurare il sistema anche quando si trova in un stadio stabile.
In questo caso sono stati usati ancora i semi di soia ma allo stato dormiente e l’alga marina gigante monocellulare Acetabularia Acetabulum. In quest’ultimo caso le cellule sono state utilizzate nello stato vegetativo di crescita che precede la formazione del cappellino, e sono state coltivate in acqua di mare artificiale a 20C° con un ciclo luce - buio di 12 ore.
La lunghezza delle alghe utilizzate variava da 1,5 a 4 cm.
Prima delle misure le singole cellule erano poste all'interno di una piastra di Petri del diametro di 6 cm con 12 ml di millilitri di mezzo fresco ed erano normalmente lasciate per circa 12 ore in questa condizione; dopo questo periodo i campioni venivano posti all'interno della camera di misura oscura a 20C° al buio totale e rimanevano 30 minuti prima di far partite le misure.
Per tutti i campioni utilizzati per le misure di DL è stato imposto un tempo di ritardo non inferiore a 30 minuti fra 2 successive illuminazioni dello stesso campione in modo da garantire che il campione potesse ritornare allo stato imperturbato.  

RISULTATI SPERIMENTALI E DISCUSSIONE
A) L'emissione spontanea.
Per quanto riguarda l'emissione spontanea dei semi di soia durante la germinazione è stata misurata l'intensità totale della luce emessa a 25 °C in funzione del tempo, calcolato a partire da quando i semi sono stati posti in acqua, sia per semi vivi che per semi devitalizzati.
Inoltre, per controllare se i differenti valori di intensità sono connessi alla idratazione dei semi e al corrispondente aumento di massa la dipendenza temporale del peso dei semi è stata determinata nelle stesse condizioni.

 
A partire dalle dipendenze temporali mostrate in figura si possono osservare i seguenti aspetti importanti:
a) All'inizio del processo di idratazione il cambio in peso è molto simile sia per i semi vivi che per i semi devitalizzati mentre a tempi maggiori di 5 ore la differenza diviene significativa a causa della crescita della plantula nei semi vivi.
b) Il comportamento dell'emissione fotonica ultradebole dei semi vivi e dei semi devitalizzati è molto differente. I semi vivi partono da una emissione molto bassa (dell'ordine di 15 fotoni al secondo per grammo), raggiungono un' intensità massima 30 volte più grande dopo 4 ore (dell'ordine di 350 fotoni al secondo per grammo) e scendono a un valore circa costante di 100 fotoni al secondo per grammo durante la fase di crescita omeostatica. I semi devitalizzati invece, partono da una emissione immediata a tempo zero più elevata (60 fotoni al secondo per grammo) che aumenta soltanto di un fattore 2 al massimo raggiungendo (150 fotoni al secondo per grammo) e ritorna quindi al valore di partenza.
È notevole che la fase di crescita (nel corso della quale i due andamenti appaiono maggiormente differenziati) dell’emissione ultradebole corrisponde alla fase di idratazione del seme nelle quale la differenza in massa tra semi vivi e devitalizzati è quasi impercettibile. Questo fa pensare che l’idratazione non sia l’origine dell’emissione ultradebole.
Per osservare più approfonditamente il processo, sono stati determinati gli spettri in energia dei fotoni emessi e si è visto lo che spettro dei fotoni ha due contributi rilevanti nell’ultravioletto e nel rosso ed è circa nullo nel visibile. Le differenti componenti spettrali mostrano differenti dipendenze temporali che cambiano con lo stato fisiologico dei semi.[...]

 
 
 BIBLIOGRAFIA
[1] Slawinski, J., and D.Slawinska (1985) : Low level luminescence from biological
objects. In Chemi and Bioluminescence, J.G. Burr (Ed), Marcel Dekker Inc., New York, 495-531
[2] Jursinic P.A. (1986): Delayed fluorescence: current concepts and status. In Light Emission by Plant and Bacteria, J. Govindjee et al. eds , Academic Press, New York, 291-328.
[3] Popp, F.A. (1986) : On the Coherence of Ultraweak Photon Emission from Living Tissues. In : Disequilibrium and Self-Organization, C.W. Kilmister (Ed), D.Reidel Publishing Company, Dordrecht, pp. 207-230.
[4] Popp, F.A. (1989) : Coherent Photon Storage of Biological Systems. In Electromagnetic Bio-Information, F.A. Popp et al. eds ,Urban and Schwarzenberg Munchen, pp. 144-167.
[5] Popp F.A. and LI K.H. (1993),: Hyperbolic Relaxation as a Sufficient Condition of a Fully Coherent Ergodic Field. International Journal of Theoretical Physics 32 1573-1583.
[6] Popp F.A., Ruth B., Bahr .W., Bohm J., Grass P., Grolig G., Rattemeyer M., Schmidt H.G. and Wulle P. (1981): Emission of visible and ultraviolet radiation by active biological systems. Coll. Phenomena 3 ,187.
[7] Chwirot W.B.,Dygdala R.S.,Chwirot S (1985): Optical coherence of white light induced photon emission from microsporocytes of Larix europaea. Cytobios, 44 ,239.
[8] Schamhart D.H.J., Van Wijk R. (1986):Photon emission and the degree of differentiation. In Photon Emission from Biological Systems , B. Jezowska-Trebiatowska, B. Kochel, J.Slawinski and W. Strek eds, World Scientific, Singapore, 137
[9] Veselova T.V., Veselovsky V.A., Rubin A.B. and Bocharov V.Z. (1985): Delayed Luminescence of air-dry soybean seeds as a measure of their viability, Physiol.Plant. 65 , 493-497.
[10] Ezzahir A., Kwiecinska T., Godlewski M., Sitko D., Rajfur Z., Slawinski J, Szczesniak-Fabianczyk B., Laszczka A. (1992) : The influence of white light on photo-induced luminescence from bull spermatozoa, ABC 2/3 ,133 -137.
[11] Ho M.W., Xu X., Ross S., Saunders, P.T. (1992) : Light emission and rescattering in syncronously developing populations of early Drosophila embryos. In Recet Advances in Biophoton Research, Popp F.A., LI K.H. and Gu Q. eds, World Scientific, Singapore, 287-306.
[12] Van Wijk R., Van Aken H., Mei W.P., Popp F.A. (1993) : Light-induced photon emission by mamalian cells. Journal of Photochemistry and Photobiology B: Biology, 18 ,75-79.
[13] Chwirot B., Popp F.A. (1991) : White light induced luminescence and mitotic activity of yeast cells, Folia Histochemica et Cytobiologica, 29 ,155.
[14] Neurohr R. (1992): Non-linear optical properties of delayed luminescence from cress seeds, in Recet Advances in Biophoton Research, Popp F.A., LI K.H. and Gu Q. eds, World Scientific, Singapore, 375-392.
[15] Niggli, H. J. (1993) : Artificial sunlight irradiation induces ultraweak photon emission in human skin fibroblasts, Journal of Photochemistry and Photobiology B: Biology, 18, 281-285.
[16] F. Grasso, F. Musumeci, A. Triglia, M. Yanbastiev, S. Borisova, (1991) "Self-Irradiation effect on Yeast Cells", Photochemistry and Photobiology 54 ,147-149
[17] F. Grasso, F. Musumeci, A. Triglia, M. Pagano (1991) : Spectra of Photons Emitted from Germinating Seeds. Il Nuovo Cimento D, 13, 891-897
[18] F. Grasso, C. Grillo, F. Musumeci, A. Triglia, G. Rodolico, F. Cammisuli, C. Rinzivillo, G. Fragati, A. Santuccio, M. Rodolico (1992). Photon emission from normal and tumor human tissues, Experientia, 48 ,10-13
[19] Musumeci F., Triglia A., Grasso F., Scordino A., Sitko D. (1994), Relation between delayed luminescence and functional state in soya seeds, Il Nuovo Cimento D, 16, 65-73
[20] Scordino A., Triglia A., Musumeci F., Grasso F., Rajfur Z. (1996) : Influence of the presence of atrazine in water on in-vivo delayed luminescence of Acetabularia Acetabulum , Journal of Photochemistry and Photobiology B: Biology, 32 ,11-17
Tratto da : http://www.neurolinguistic.com/proxima/anthropos/it-26.htm

Altre Referenze da
http://www.lifescientists.de/ib0201e5.htm
-
F.A.Popp, J.J.Chang, Q.Gu and M.W.Ho: Nonsubstantial Biocommunication in Terms of Dickès Theory. In: Bioelectrodynamics and Biocommunication (M.W.Ho, F.A.Popp and U.Warnke, eds.), World Scientific, Singapore-London 1994, pp. 293-317.
- J.J.Chang,  F.A.Popp and W.D.Yu: Research on Cell Communication of  P. elegans by means of  Photon Emission. Chinese Science Bulletin 40 (1995), 76-79.
- D.H.J.Schamhart and R. van Wijk: Photon Emission and the degree of differentiation. In: Photon Emission from Biological Systems (B.Jezowska-Trzebioatowska, B. Kochel, J. Slawinski and W.Strek, eds.), World Scientific, Singapore 1987, pp.137-152.
- W.Scholz, U. Staszkiewicz, F.A.Popp and W. Nagl: Light-Stimulated Ultraweak Photon Reemission of Human Amnion Cells and Wish Cells. Cell Biophysics 13 (1988), 55-63.
- R.Vogel and R.Süßmuth: Weak Light Emission from Bacteria and their Interaction with Culture Media. In: Biophotons (J.J.Chang, J.Fisch and F.A.Popp, eds.). Kluwer Academic Publishers. Dordrecht-Boston-London 1998, pp.19-44.
- M.Galle, R. Neurohr, G.Altmann, F.A.Popp and W.Nagl: Biophoton Emission from Daphnia magna: A possible factor in the self-regulation of swarming. Experientia 47 (1991), 457-460.
- M.Galle: Untersuchungen zum dichte- und zeitabhängigen Verhalten der ultraschwachen Photonenemission von pathogenetischen Weibchen des Wasserflohs Daphnia magna. Dissertation. Universität Saarbrücken, Fachbereich Zoologie, 1993.
-
L.Beloussov and N.N.Louchinskaia: Biophoton emission from developing eggs and embryos: Non-linearity, wholistic properties and indications of energy transfer. In: Biophotons (J.J.Chang, J.Fisch and F.A.Popp, eds.), Dordrecht-London 1998, pp. 121-140.
- M.Garbuny: Optical Physics. Academic Press, New York and London 1965.
- R.H.Dicke: Coherence in spontaneous radiation processes. Phys. Rev. 93 (1954), 99-100.
- F.A.Popp, B.Ruth, W.Bahr, J. Böhm, P.Graß, G.Grolig, M.Rattemeyer, H.G.Schmidt, P.Wulle: Emission of visible and ultraviolet radiation by active biological systems. Collective Phenomena 3 (1981), 187-214.
- J.J.Chang and F.A.Popp: Biological Organization: A Possible Mechanism based on the Coherence of Biophotons. In: Biophotons (J.J.Chang, J.Fisch and F.A.Popp, eds.), Kluwer Academic Publisher, Dordrecht-London 1998, pp. 217-227.
- F.A.Popp and K.H.Li: Hyperbolic Relaxation as a Sufficient Condition of a Fully Coherent Ergodic Field. International Journal of Theoretical Physics 32 (1993), 1573-1583.
- B.Chwirot and F.A.Popp: White-Light-Induces Luminescence from Normal and Temperature Sensitive Saccharomyces cerevisiae. In: Biophotonics (L.Beloussov and F.A.Popp, eds.), Proceedings of International Conference Dedicated to the 120the birthday of Alexander Gavrilovich Gurwitsch, Moscow State University, September 28 to October 2, 1994, Bioinform Services Co., Russia 1995.
- F.Musumeci, A.Scordino and A. Triglia: Coherence and biophoton emission as investigated on Acetabularia Acetabulum.
In: Biophotons (J.J.Chang, J. Fisch and F.A.Popp, eds.), Kluwer Academic Publishers, Dordrecht-London 1998, pp. 109-120.
- A. Yariv and R.A. Fischer: Optical Phase Conjugation. Academic Press, New York 1983, pp. 1-22.
- F.A.Popp, K.H.Li and Q.Gu (eds.): Recent Advances in Biophoton Research and its Applications. World Scientific. Singapore-London, 1992.
- R.P.Bajpai: Coherent nature of biophotons: experimental evidence and phenomenological model. In: J.J.Chang, J.Fisch and F.A.Popp (eds.): Biophotons. Kluwer Academic Publishers.
Dordrecht, London, 1998, pp.323-339.
- H.Fröhlich: Long Range Coherence and Energy Storage in Biological Systems. Int.J.Quant.Chem.2 (1968), 641-649.
F.A.Popp and W.Nagl: A Physical (electromagnetic) model of differentiation. Cytobios 37 (1983), 71-83.

Bibliography of Publications by – Fritz.
Albert Popp, Ph.D.
This is a list of publications by Fritz-Albert Popp, Ph.D., a biophysicist at the Technology Center in Kaiserslautern (Germany) and an expert on biophoton research, who will lecture May 6, 1998, at the Center for Frontier Sciences
on " A New Approach to the Driving Force of Life: Biophoton Research ".
 
  • Popp, F.A.; Molecular Aspects of Carcinogenesis. In: Deutsch, E., Moser, K., Rainer, H., Stacher, A.(eds.): Molecular Base of Malignancy. Thieme Verlag, Stuttgart 1976, pp. 47-55.
  • Popp, F.A.; Biophotonen: Ein neuer Weg zur Lösung des Krebsproblems. Schriftenreihe Krebsgeschehen, Bd. 6. Verlag für Medizin Dr. Ewald Fischer, Heidelberg 1976. 2. verbesserte und erweiterte Auflage 1984.
  • Popp, F.A.; Vom Wesen des Lebens: Analyse der Strahlung aus biologischen Systemen. Umschau, Vol. 79, Heft 8 (1979), pp. 235-239.
  • Popp, F.A.; Photons and their importance to biology. In: Wolkowski, Z.W. (ed.): Proceedings of the International Symposium on Wave Therapeutics - Interaction of non-ionizing electromagnetic radiation with living systems; Versailles, 19.-20. Mai 1979. Université de Paris-Val de Marne, Créteil 1983, pp.43-59.
  • Popp, F.A.; Experimental investigations on ultraweak photon emission from biological systems. In: Schram, Eric P., Stanley, P.(eds.): Proceedings International symposium on analytical applications of bioluminescence and chemilumiscence, Brüssel 1978, pp. 601-617.
  • Popp, F.A.; Coherent photon storage of biological systems. In: Popp, F.A., Becker, G., König, H.L, Peschka, W. (Hrsg.): Electromagnetic Bio-information. Proceedings of the symposium, Marburg, 5. September 1977. Urban & Scharzenberg, München-Wien-Baltimore 1979.
  • Popp, F.A.; Biologie des Lichts. Verlag Paul Parey, Berlin-Hamburg 1984.
  • Popp, F.A.; Principles of quantum biology as demonstrated by ultraweak photon emission from living cells. In Proceedings of the international conference on lasers '85, 2.-6. Dez.1985, The Society of Optical & Quantum Electronics, Las Vegas, pp. 311-316.
  • Popp, F.A.; On the coherence of ultraweak photon emission from living tissues. In: Kilmister, C.W. (ed.): Disequilibrium and self-organisation. D. Reidel, Dordrecht-Boston 1986, pp. 207-230.
  • Popp, F.A.; On the coherence of ultraweak photon emission from living tissues. In: Jezowska-Trzebiatowska, B., et al.(eds.): Photon emission from biological systems. World Scientific Publishers, Singapore 1987, pp. 137-152.
  • Popp, F.A.; Some essential questions of biophoton research, and probable answers. In: Popp, F.A., Li, K.H., Gu, Q.(eds.): Recent advances in biophoton research and its applications. World Scientific Publishing, Singapore 1992, pp. 1-46.
  • Popp, F.A.; Evolution as the expansion of coherent states. In: Popp, F.A., Li, K.H., Gu, Q.(eds.): Recent advances in biophoton research and its applications. World Scientific Publishing, Singapore 1992, pp. 445-456.
  • Popp, F.A.; Some remarks on biological consequences of a coherent biophoton field. In: Popp, F.A., Li, K.H., Gu, Q.(eds.): Recent advances in biophoton research and its applications. World Scientific Publishing, Singapore 1992, pp. 357-373.
  • Popp, F.A.; Evolution as expansion of coherent states. In: Rubik, Beverly (ed.): The interrelationship between mind and matter. Center for Frontier Sciences at Temple University, Philadelphia 1992.
  • Popp, F.A.; Die Botschaft der Nahrung: Unsere Lebensmittel in neuer Sicht. Fischer alternativ. Fischer Taschenbuch Verlag, Frankfurt am Main 1993.
  • Popp, F.A.; Electromagnetism and living systems. In: Ho, Mae-Wan, Popp, F.A., Warnke, U.(eds.): Bioelectrodynamics and biocommunication. World Scientific Publishing, Singapore 1994, pp. 33-80.
  • Popp, F.A., Becker, G., König, H.L., Peschka, W. (Hrsg.): Electromagnetic bio-information. Proceedings of the symposium, Marburg, 5. September 1977. Urban & Scharzenberg, München-Wien-Baltimore 1979. 2. durchges.u.erw. Aufl.1989.
  • Popp, F.A., Ruth, B., Bahr, W., Böhm, J., Grass, P., Grolig, G., Rattemeyer, M., Schmidt, H.G., Wulle, P.: Emission of visible and ultraviolet radiation by active biological systems. Collective Phenomena, Vol. 3 (1981), pp. 187-214.
  • Popp, F.A., Nagl, W.: A physical (electromagnetic) model of differentiation. 2) Application and examples. Cytobios, Vol. 37 (1983), pp. 71-83.
  • Popp, F.A., Li, K.H., Nagl, W.: A thermodynamic approach to the temperature response of biological systems as demonstrated by low level luminescence of cucumber seedlings. Zeitschrift für Pflanzenphysiologie, Vol. 114, Heft 1 (1984), pp. 1-13.
  • Popp, F.A., Nagl, W., Li, K.H., Scholz, W., Weingärtner, O., Wolf, R.: Biophoton emission - New evidence for coherence and DNA as source. Cell Biophysics, Vol. 6 (1984), pp. 33-51.
  • Popp, F.A., Nagl, W.: Towards an understanding of stacked base interactions: Non-equilibrium phase transitionsas a possible model. Polymer Bulletin, Vol. 15 (1986), pp. 89-91.
  • Popp, F.A., Gurwitsch, A.A., Inaba, H., Slawinski, J., Cilento, G., van Wijk, R., Chwirot, W.B., Nagl, W.: Biophoton emission (Multi-author review). Experientia, Vol. 44 (1988), pp. 543-600.
  • Popp, F.A., Li, K.H., Mei, W.P., Galle, M., Neurohr, R.: Physical aspects of biophotons. Experientia, Vol. 44 (1988), pp. 576-585.
  • Popp, F.A., Deny, J.: Biophotonen-Information und Chaostheorie. In: Stacher, H. (Hrsg.): Ganzheitsmedizin. Zweiter Wiener Dialog. Facultas Universitätsverlag, Wien 1991, pp. 53-66.
  • Popp, F.A., Li, K.H., Gu, Q. (eds.): Recent advances Recent advances in biophoton research and its applications. World Scientific Publishing, Singapore 1992.
  • Popp, F.A., Li, K.H.: Hyperbolic relaxation as a sufficient condition of a fully coherent ergodic field. International Journal of Theoretical Physics, Vol. 32, No. 9 (September 1993), pp. 1573-1583.
  • Popp, F.A., Chang, J.J., Gu, Q., Ho. M.W.: Nonsubstantial biocommunication in terms of Dickès theory. In: Ho, Mae-Wan, Popp, F.A., Warnke, U. (eds.): Bioelectrodynamics and biocommunication. World Scientific Publishing, Singapore 1994, pp. 293-317.
  • Chwirot, W.B., Popp, F.A.: White-light-induced luminescence and mitotic activity of yeat cells. Folia Histochemica et Cytobiologica, Vol. 29, No. 4 (1991), pp. 155.
  • Cohen, S., Popp, F.A.: Low-level luminescence of the human skin. Skin Research and Technology, Vol. 3 (1997), pp. 177-180.
  • Cohen, S., Popp, F.A.: Biophoton emission of the human body. Journal of Photochemistry and Photobiology B: Biology, Vol. 40 (1997), pp. 187-189.
  • Etienne, J.J., Popp, F.A.: Low-level luminescence of Acetabularia acetabulum as a tool for evaluating innocuity and efficiency of cosmetic ingredients. 17th IFSCC International Congress, Yokohama 1992.
  • Galle, M., Neurohr, R., Altmann, G., Popp, F.A., Nagl, W.: Biophoton emission from Daphnia magna: A possible factor in the self-regulation of swarming. Experientia, Vol. 47 (1991), pp. 457-460.
  • Gu, Q., Popp, F.A.: Nonlinear response of biophoton emission to external perturbations. Experientia, Vol. 48 (1992), No. 11-12, pp. 1069-1082.
  • Ho, M.W., Popp, F.A.: Maxwell's demon, resonance and coherence in living systems. Paper presented at the 3rd Camelford conference on the implications of the Gaia thesis: "Symbiosis, cooperativity and coherence", 7.-10. November, 1989, The Wadebridge Ecological Center, Camelford, Cornwall, UK.
  • Ho, M.W., Popp, F.A.: The evolution of biological form and organization without natural selection. Proceedings of the AAAS symposium on nonrandom evolution: "Matter, life, mind". Washington, DC, 14.-19. February, 1991.
  • Ho, M.W., Ross, S., Bolton, H., Popp, F.A., Li, X.X.: Electrodynamic activities and their role in the organization of body pattern. Journal of Scientific Exploration, Vol. 6, No. 1 (1992), pp. 59-77.
  • Ho, M.W., Popp, F.A.: Biological organization, coherence, and light emission from living organisms. In: W. Stein, F.J.Varela (eds.): Thinking about biology. SFI Studies in the Sciences of Complexity, Lectures Notes, Vol. III, Addison-Wesley, 1992.
  • Ho, M.W., Popp, F.A., Warnke, U. (eds.): Bioelectrodynamics and biocommunication. World Scientific Publishing, Singapore 1994.
  • Li, K.H., Popp, F.A., Nagl, W., Klima, H.: Indications of optical coherence in biological systems and its possible significance. In: Fröhlich, H., Kremer, F. (eds.): Coherent Excitations in Biological Systems (1983), pp. 117-122.
  • Li, K.H., Popp, F.A.: Non-exponential decay law of radiation systems with coherent rescattering. Physics Letters, Vol. 93A (17.Januar 1983), No.5, pp. 262-266.
  • Li, K.H., Popp, F.A.: Dynamics of DNA excited states. In: Mishra, R.K. (ed.): Molecular and biological physics of living systems. Kluwer, Boston-Dordrecht 1990, pp. 31-52.
  • Li, K.H., Popp, F.A.: Coherence and some quantum paradoxes. In: Popp, F.A., Li, K.H., Gu, Q.(eds.): Recent advances in biophoton research and its applications. World Scientific Publishing, Singapore 1992, pp. 421-438.
  • Nagl, W., Popp, F.A.: Opposite long-range interactions between normal and malignant cells. In: Barrett, T.W., Pohl, H.A. (eds.): Energy transfer dynamics. Springer Verlag, Berlin-New-York 1987, pp. 248-256.
  • Rattemeyer, M., Popp, F.A., Nagl, W.: Evidence of photon emission from DNA in living systems. Naturwissenschaften, Vol. 68, Nr. 11 (1981), pp. 572-573.
  • Slawinski, J., Popp, F.A.: Temperature hysteresis of low-level luminescence from plants and its thermodynamical analysis. Journal of Plant Physiology, Vol. 130 (1987), pp. 111-123.
  • van Wijk, R., Tilbury, R.N., Slawinski, J., Ezzahir, A., Godlewski, M., Kwiecinska, T., Rajfur, Z., Sitko, D., Wierzuchowska, D., Kochel, B., Qu, Q, Popp, F.A., Lilius,E.-M., Marnila, P., Aken, J.M. van: Multi-author review on biophoton emission, stress and disease. Experientia, Vol. 48 (1992), No. 11-12, pp. 1092-1102.
  • van Wijk, R., van Aken, J.M., Mei, W.P., Popp, F.A.: Light-induced photon emission by mammalian cells. Journal of Photochemistry and Photobiology B: Biology, Vol. 18 (1993), pp. 75-79.
  • Zhang, Chang-Lin, Popp.F.A.: Log-normal distribution of physiological parameters and the coherence of biological systems. Medical Hypotheses, Vol.43 (1994) pp. 11-16.
  • Zhang, C.L., Popp.F.A., Bischof, M. (eds.): Current development of Biophysics: the stage from an ugly duckling to a beautiful swan. Hangzhou University Press, Hangzhou, 1996.

Biography of Fritz-Albert Popp
Fritz-Albert Popp was born in 1938 in Frankfurt, West Germany. He received the Diploma in Experimental Physics in 1966 at the University of Würzburg, (where Röntgen discovered X-rays), received the Röntgen-Prize of the University of Würzburg, and received his Ph.D. in Theoretical Physics in 1969 at University of Mainz. He delivered his Habilitation in Biophysics and Medicine in 1973 at University of Marburg, received nomination as Professor by the Senate of the University of Marburg, and served as Lecturer at University of Marburg from 1973 to 1980. He then served as head of a research group in the pharmaceutical industry in Worms from 1981 to 1983, and head of a research group in the Institute of Cell Biology at University of Kaiserslautern from 1983 to 1986. Presently, he is head of a research group at the Technology Center in Kaiserslautern, and is also owner of a company "Biophotonics."
He has received several nominations as Research Fellow, Visiting Professor, or Honorary Professor at universities in Germany, USA, India, and China. He is an Invited Member of the New York Academy of Sciences, member of the International Consciousness Research Laboratory (ICRL) at Princeton University, President of the Worms Academy of Reformative Medicine, Honorary President of the Center of Documentation of Natural Healing (ZDN), Vice President of the International Institute of Biophysics in Neuss (Germany), and member of the Executive Board of the Center for Frontier Sciences at Temple University.
He has supervised approximately 30 diploma works and dissertations in physics, biology and medicine, and written approximately 150 publications on basic questions of theoretical physics, biology, complementary medicine and biophotons. “

Nessun commento: