Nella sconfinata, colorata, profumata, spirituale e incredibile India, dove i paradossi si sovrappongono con incredibile semplicità, la salute del suo popolo è stata guidata dall’Antica Ayurveda, ma, anche dalle religioni che hanno rilasciato preziosi insegnamenti.
L’aspetto dell’articolo odierno, tratta dell’ORIGINE del Digiuno lunare 月o Ekadashi, di cui il blog ha una Rubrica dedicata, qui il link
Benefici Fisici e spirituali del Digiuno lunare
I benefici fisici apportati dal digiuno lunare sono ormai noti sin dalla notte dei tempi, riassumendoli in due righe possiamo dire che un digiuno, mettendo a riposo l’apparato digerente, attua una disintossicazione profonda che permette all’organismo di “ripararsi” con il proseguire del digiuno si arriva fino “all’autofagia intelligente” l’organismo letteralmente mangia tutto ciò che ritiene essere superfluo alla sopravvivenza dell’organismo:
b colesterolo e zuccheri nel sangue
b cellule imperfette
b cisti
b accumuli adiposi (lipomi ecc.)
b noduli
ecc.
in seguito il digiuno attuerà tutta una serie di azioni che rinnoveranno l’intero sistema corpo.
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Il Digiuno dai noti effetti miracolosi ha bisogno necessariamente dell’assistenza medica, se dovrà essere protratto nel tempo, ovvero, oltre tre giorni.
Esistono però anche alcune controindicazioni quali:
b patologie tiroidee,
b diabete,
b sabbia biliare,
b malnutrizione,
b gravidanza,
b allattamento,
b organismi normopeso in crescita ecc.
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Il preambolo aureo di ogni digiuno è quello della pulizia intestinale pena il riversamento in circolo di tutte le tossine che quel particolare “mal di testa” denuncia.
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Un altro beneficio di cui si può godere praticando il Digiuno lunare 月 è quello spirituale ed è questo il motivo per cui viene suggerito a chi pratica la meditazione o la preghiera.
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Voci della Tradizione
Narra La tradizione Vaisnava che, all'origine dei tempi, Sri Vishnu diede origine a tutte le cose create attraverso l'opera di Brahma.
"All'alba della creazione, Narayana creò gli esseri… per far conoscere loro l’entità dei loro peccati e per punirli creò Papapurusa: papa = peccato, purusa = personificazione, l’incarnazione del peccato un essere disgustoso e molto potente con un corpo nero e gli occhi gialli… ad ogni peccato corrispondeva una patologia in una specifica parte del corpo:
addome rapporti con la sposa di altri,
bocca furto dell’oro,
braccia uccisione della mucca,
capelli peccati minori."
collo furto di beni accumulati,
cosce offese al guru,
genitali vendere la propria figlia,
glutei raccontare le cose segrete,
naso uccisione della propria moglie,
occhi consumo di sostanze inebrianti,
ombelico uccisione dei subordinati,
orecchie rapporti illeciti con la moglie del guru,
petto l'aborto,
piedi l'uccisione del proprio padre,
stomaco l'uccisione dei propri parenti,
testa era l'uccisione di un brahmana,
vita propria glorificazione.
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Vishnu vista la potenza di Papapurusa pensò di creare qualcuno in grado di controllarlo, manifestò Yamaraja e Pitriloka, e andò a trovarli fu accolto degnamente da Yamaraja, chiamato anche Dharmaraja, mentre si trovava presso di loro fu colpito da alcuni lamenti che provenivano dalle regioni infernali e chiese notizie… Yamaraja gli disse che erano degli abitanti della Terra, che a causa dei loro peccati erano caduti nelle regioni infernali.
La misericordia di Sri Vishnu lo fece sentire responsabile di quella sofferenza, visto che aveva creato lui le reazioni del peccato, e pensò bene, quindi, di manifestare dal proprio corpo la divinità di Ekadashi.
Da allora, seguendo Ekadashi vrata, tutti poterono tornare a Vaikuntha (dal sanscrito: वैकुण्ठ, chiamato anche Vishnuloka) è la dimora di Vishnu, il dio supremo nell'induismo vaisnavita.
Papapurusa pentito, dopo aver offerto molte preghiere a Vishnu gli si avvicinò, in lacrime, gettandosi ai suoi piedi... Vishnu gli offrì una benedizione per confortarlo e Papapurusa, vista tanta bontà prese coraggio e gli chiese di suggerirgli un luogo dove rifugiarsi, perchè Ekadashi era diventato un serio pericolo visto che tutti sarebbero potuti tornare subito a Vaikuntha, e nel mondo materiale non sarebbe rimasto nessuno ad assistere ai giochi degli avatara (manifestazione transitoria del divino disceso dal Cielo e incarnatosi in un essere umano).
Papapurusa raccontò a Vishnu che aveva cercato invano rifugio in tutti i tre mondi, ma Ekadashi devi era riuscito a scacciarlo ovunque. questi lo consolò e gli permise di rifugiarsi, durante il giorno di Ekadashi, nei cereali e nei legumi.
Spiritualmente, chi mangia cereali e legumi nel giorno di Ekadashi assorbirà molte reazioni nefaste se non addirittura Papapurusa stesso.
N.B. L'episodio è tratto dal Padma Purana, capitolo 11: il dialogo tra Jaimini Risi e Vyasadeva, suo maestro spirituale.
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Qui di seguito alcuni link dove potrete approfondire l’argomento Ekadashi con escursus interessanti, golosi o suggestivi
月L’Influenza della Luna sull’Alimentazione e…
月Ekadashi Suggerimenti sul digiuno lunare
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Com’è andato miei cari naviganti questo viaggio nel Tempo e nella sconfinata India? Siete ritornati? Splendido, spero che il vostro BenEssere si sia arricchito!
a cura di Maria Caterina Ranieri
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