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mercoledì 31 gennaio 2018

Shodō 書道 - La Via del Cu♥re...veramente!

Docente del Corso di Erboristeria “Di Erba in Erba©” Cromoterapeuta - Cromoestetica Floriterapeuta Mediterranea - esperta di Cosmesi naturale personalizzata, Consulente naturopata - vasta esperienza anche con bimbi e anziani -  Istruttore di “Tài jí quán - 太极拳” e di “Tai Chi Kung” dello Stile Yang, della International Family Tai Chi Chuan blogger http://dierbainerba.blogspot.it - © Maria Caterina Ranieri 白蓮 – all rights reserved ॐ
Shodō  書道
Shodoka di tutto il mondo, miei cari naviganti... voglio condividere con voi questa mia meravigliosa avventura: alla
mia seconda esperienza di "Calligrafia grande" di Domenica scorsa... innamorata della Vita, ottimista di nascita che kanji potevo voler eseguire visto che la scelta era libera?
Ma quello di A M R E naturalmente! 
Quindi lo cerco su due testi di calligrafia e non lo trovo, vado sul web e quando lo vedo... penso: "nooo è troppo difficile!" 
Sono ancora all'alba dello Shodō - l’Arte della Calligrafia giapponese – “la Via della Scrittura” e, quindi, ripiego sul kanji Armonia ...altrettanto bello, che mi risuona alla grande, ma decisamente molto più semplice da realizzare! Ma il kanji amore non voleva desistere…
 
 A lezione condivido con il mio Maestro Norio Nagayama parlandogli proprio delle mie perplessità e lui di riflesso mi
risponde: "mah... l'Amore è difficile" e mi fa' vedere come si esegue il kanji Amore... a questo punto, la decisione era presa il Kanji era quello.
Inizio a studiare il carattere facendolo più e più volte fino a comprenderlo, memorizzarlo... fino ad interiorizzarlo...
Per i naviganti neofiti di Shodō, spiego che la difficoltà della calligrafia grande sta nel trascrivere il carattere in dimensioni gigantesche, su un foglio che misura 69x134 cm. rispetto al formato A4 di studio... (queste misure sono solo indicative perchè variano di volta in volta e a scelta del praticante).
Giunge, quindi,  il momento di realizzare la Calligrafia grande e Norio Nagayama ci dice: "Nella calligrafia grande non è richiesta l'esecuzione perfetta del kanji... ciò che ci dovete mettere è VOI STESSI, la VOSTRA ASSENZA!"
Ed evidentemente l'ho preso in parola, perchè io, letteralmente, ci ho messo il Cure scrivendo il kanji Amore...
Beh... mi direte voi... l'hai scritto con passione... eh sì, ce l'ho messa tutta... ma ne è uscito un qualcosa in più!
Dovete sapere che, nell'eseguire la Calligrafia grande, ci sono delle regole...tra queste vi è la presa d'inchiostro, che nel kanji singolo, si fa' una volta sola e si esegue subito la calligrafia… vi assicuro che, gestire una decina di tratti semplicemente con l’inchiostro inglobato nel pennello, non concede spazio a vezzi o orpelli aggiuntivi... quindi, con il kanji memorizzato nella "tavole di giada" in quel momento ero solo io, l'inchiostro e la carta...

Nel kanji Amore è compreso anche il carattere cuore -- e vi confesso che avrei voluto inglobare il kanji amore in un cuore... figuratevi, quindi, la mia meraviglia quando, a casa, facendo vedere la Calligrafia alla mia famiglia ho scoperto che il kanji, nei tratti, era disseminato di cuori!   (Vedi foto)

Incredibilmente meraviglioso!
Mentre per l'Oriente il vuoto e il pieno, - la Teoria dello Yin e dello Yang, - ha una valenza notevole, noi occidentali quasi ignoriamo questa legge ma, l'importanza del vuoto con la sua possibilità immensa di poter contenere è inestimabile... ma che cosa è successo alla mia Calligrafia?
Ebbene, proprio nei vuoti d'inchiostro dei tratti si sono disegnati questi cuori...che meraviglia! Universo, grazie!
Una considerazione, a questo punto, mi sorge spontanea… “Shodō altro che “Via della Scrittura” sei la Via del Cure...veramente che io stessa ho realizzato semplicemente e inconsapevolmente!”
Shodoka cari, vi è mai capitato qualcosa di simile?  Parlatemene...è fantastico!  Buona pratica a tutti!
Ma perché vi ho raccontato questa mia esperienza? Per condividere con voi questo messaggio di speranza, perché non siamo soli, l'Universo ci assiste e ce lo dimostra in ogni modo, abbiate fede, lassù, qualcuno, ci ama!
a cura di Maria Caterina Ranieri

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