Sono fermamente convinta che il nostro
Benessere derivi dall’essere in armonia con noi stessi, con il nostro prossimo,
con l’ambiente e con le stagioni, e parlando di stagioni, siamo in autunno e un
frutto della Vitis vinifera, che ben lo rappresenta è l’Uva;
questo frutto solare racchiude nelle sue bacche - gli acini – tutta l’energia accumulata nell’estate,
perché quindi non lo facciamo diventare un’occasione di BenEssere?
L’Ampeloterapia ci sarà utile proprio per
questo scopo, vediamo quindi di cosa si tratta?
ETIMOLOGIA
Il lemma ampeloterapia, da ἂμπελος "uva"
e θεραπεία "cura,"
significa letteralmente <<Terapia attraverso l’Uva.>>
La STORIA
Praticata fin dall’antichità, Greci, Romani e Arabi
hanno conservato la loro salute con questo dolcissimo frutto, l’Ampeloterapia
veniva consigliata dallo stesso Galeno
(medico greco vissuto nell’antica Roma fino a tarda età) che raccomandava ai
suoi pazienti di consumare grandi quantità d’uva ben matura, per mantenersi in perfetta salute.
Caduta in disuso per molti secoli, l’Ampeloterapia fu riscoperta agli inizi del ‘900, diventando poi di moda tra le persone più facoltose.
Attualmente, in Italia,
l'ampeloterapia è diffusa principalmente nella Val Venosta e soprattutto a
Merano, dove viene praticata e studiata dalla Scienza le cui esperienze
mediche, ne hanno confermato la validità come terapia.
PRINCIPI ATTIVI dell’uva
- Acidi organici: malico, succinico, salicilico e tartarico
- Glucidi: glucosio, levulosio e pectina
- Melatonina contenuta nella buccia degli acini, ci aiuta nel nostro rientro in città regolando i nostri ritmi circadiani (ciclo sonno-veglia)
- Sostanze minerali fosforo, calcio, magnesio, rame, iodio, potassio (62%), silice (2.182%), manganese, ferro, sodio
- Vitamine A, B1, B2, C e PP
- Polifenoli, flavonoidi, antociani, tannini e cremortartaro
QUANDO praticare l’Ampeloterapia?
Il periodo migliore va dalla fine di Agosto fino alla fine di Ottobre.
DURATA
Una cura a base di uva affinchè sia efficace ha bisogno di un intero ciclo
lunare (quattro settimane), ma ovviamente solo sotto stretto controllo medico,
altrimenti può essere articolata in diverse modalità:
- Un ciclo di cura continuo di 7-14-21 o 28 giorni,
- Un ciclo di tre giorni ogni settimana (1 settimana e 3 giorni di ampeloterapia)
- Un giorno a settimana di sola uva
- La sostituzione di un pasto con 300 grammi di uva.
Chiaro è, che tre giorni prima e tre dopo l’ampeloterapia,
l’alimentazione dovrà variare per non incorrere in un surplus di tossine
riversate nel torrente ematico che farebbero apparire sintomi non proprio
piacevoli.
Quindi niente cibi carnei, no sostanza
nervine (caffè e thè, nicotina), no fritti, pochi carboidrati.
L’uva è un cibo altamente calorico,
sviluppa 900 chilo calorie, non abbiate timore, quindi, di non avere energie
per affrontare la giornata, è completo tanto da essere considerato un “Latte
vegetale.” .
L’attività fisica dovrà essere, comunque
moderata, l’organismo è già impegnato nella disintossicazione.
QUANTITA’
Alimentarsi di sola uva con 1.200 -2.000 grammi
al giorno iniziando con una quantità iniziale pari ad un chilogrammo suddiviso in 1/3 di uva a colazione, 1/3
a pranzo e 1/3 a cena per i primi tre giorni, quindi si
aumenta fino alla quantità massima di 2.000 grammi giornalieri.
PROPRIETÀ
- Alcalinizzante
- Anticancerosa
- Antiinfiammatoria
- Antimicrobica
- Anti-Obesità
- Antiossidante
- Antitossica
- Antiuricemica
- Cardioprotettiva
- Colagoga (favorisce il defluire della bile)
- Disintossicante (drena l’organismo)
- Disintossicante dai metalli pesanti: mercurio e piombo
- Energetico muscolo-nervino
- Immunostimolante (ottima per affrontare i rigori invernali)
- Neuro protettiva
- Ostacola la comparsa di tumori
- Rallenta la degenerazione delle cellule cerebrali
- Rimineralizzante
- Stimolante e decongestionante epatico e splenico (milza).
USO ESTERNO
- Applicata esternamente sulla cute è ringiovanente (maschere o applicazioni del succo)
- Schiarente
- Idratante
- Dermatosi.
COSA assumere dell’uva:
- Uva tal quale: vedi proprietà
- Succo d’uva:c.s.
- Agreste: (succo d’uva non matura) stati febbrili, afte, angine, stomatiti
- Mosto: stimola la diuresi e l’evacuazione intestinale
- Uva passita: affezioni delle vie respiratorie, renali ed epatiche.
- Linfa di primavera (liquido che fuoriesce dai tralci della
vite in Primavera) Litiasi renale e
biliare:1 cucchiaino da caffè al mattino o sotto forma di sciacqui nella cura delle afte e delle stomatiti.
AVVERTENZE
- Se la cura si prolunga oltre la settimana, non ingerire più i vinaccioli e le bucce, ma solo il succo.
- Diabetici: controllare la glicemia per rimodulare la quantità del farmaco (la glicemia durante la cura si abbassa).
Grazie Jean Valnet!
da Maria Caterina Ranieri
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