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sabato 1 ottobre 2016

Ampeloterapia - La Cura dell'Uva!

©http://dierbainerba.blogspot.it – Maria Caterina Ranieri – all rights reserved ॐ


Sono fermamente convinta che il nostro Benessere derivi dall’essere in armonia con noi stessi, con il nostro prossimo, con l’ambiente e con le stagioni, e parlando di stagioni, siamo in autunno e un frutto della Vitis vinifera, che ben lo rappresenta è l’Uva;

 questo frutto solare racchiude nelle sue bacche - gli acini – tutta l’energia accumulata nell’estate, perché quindi non lo facciamo diventare un’occasione di BenEssere? 

L’Ampeloterapia ci sarà utile proprio per questo scopo, vediamo quindi di cosa si tratta?

ETIMOLOGIA 
Il lemma ampeloterapia, da ἂμπελος "uva" e θεραπεία "cura," significa letteralmente <<Terapia attraverso l’Uva.>>

La STORIA 
Praticata fin dall’antichità, Greci, Romani e Arabi hanno conservato la loro salute con questo dolcissimo frutto, l’Ampeloterapia veniva consigliata dallo stesso Galeno (medico greco vissuto nell’antica Roma fino a tarda età) che raccomandava ai suoi pazienti di consumare grandi quantità d’uva ben matura, per mantenersi in perfetta salute.

Caduta in disuso per molti secoli, l’Ampeloterapia fu riscoperta agli inizi del ‘900, diventando poi di moda tra le persone più facoltose.

Attualmente, in Italia, l'ampeloterapia è diffusa principalmente nella Val Venosta e soprattutto a Merano, dove viene praticata e studiata dalla Scienza le cui esperienze mediche, ne hanno confermato la validità come terapia.

PRINCIPI  ATTIVI dell’uva 

  • Acidi organici: malico, succinico, salicilico e tartarico

  • Glucidi: glucosio, levulosio e pectina

  • Melatonina contenuta nella buccia degli acini, ci aiuta nel nostro rientro in città regolando i nostri ritmi circadiani (ciclo sonno-veglia)

  • Sostanze minerali fosforo, calcio, magnesio, rame, iodio, potassio (62%), silice (2.182%), manganese, ferro, sodio

  • Vitamine A, B1, B2, C e PP
  • Polifenoli, flavonoidi, antociani, tannini e cremortartaro


QUANDO praticare l’Ampeloterapia? 
Il periodo migliore va dalla fine di Agosto fino alla fine di Ottobre.


DURATA 
Una cura a base di uva affinchè sia efficace ha bisogno di un intero ciclo lunare (quattro settimane), ma ovviamente solo sotto stretto controllo medico, altrimenti può essere articolata in diverse modalità:


  • Un ciclo di cura continuo di 7-14-21 o 28 giorni,

  • Un ciclo di tre giorni ogni settimana (1 settimana e 3 giorni di ampeloterapia)

  • Un giorno a settimana di sola uva

  • La sostituzione di un pasto con 300 grammi di uva.


Chiaro è, che tre giorni prima e tre dopo l’ampeloterapia, l’alimentazione dovrà variare per non incorrere in un surplus di tossine riversate nel torrente ematico che farebbero apparire sintomi non proprio piacevoli.
Quindi niente cibi carnei, no sostanza nervine (caffè e thè, nicotina), no fritti, pochi carboidrati.
L’uva è un cibo altamente calorico, sviluppa 900 chilo calorie, non abbiate timore, quindi, di non avere energie per affrontare la giornata, è completo tanto da essere considerato un “Latte vegetale.” .
L’attività fisica dovrà essere, comunque moderata, l’organismo è già impegnato nella disintossicazione.

QUANTITA’ 
Alimentarsi di sola uva con 1.200 -2.000 grammi al giorno iniziando con una quantità iniziale pari ad un chilogrammo suddiviso in 1/3 di uva a colazione, 1/3 a pranzo e 1/3 a cena per i primi tre giorni, quindi si aumenta fino alla quantità massima di 2.000 grammi giornalieri.

PROPRIETÀ 

  • Alcalinizzante

  • Anticancerosa

  • Antiinfiammatoria

  • Antimicrobica

  • Anti-Obesità

  • Antiossidante

  • Antitossica

  • Antiuricemica

  • Cardioprotettiva

  • Colagoga (favorisce il defluire della bile)

  • Disintossicante (drena l’organismo)

  • Disintossicante dai metalli pesanti: mercurio e piombo

  • Energetico muscolo-nervino

  • Immunostimolante (ottima per affrontare i rigori invernali)

  • Neuro protettiva

  • Ostacola la comparsa di tumori

  • Rallenta la degenerazione delle cellule cerebrali

  • Rimineralizzante

  • Stimolante e decongestionante epatico e splenico (milza).


USO ESTERNO 

  • Applicata esternamente sulla cute è ringiovanente (maschere o applicazioni del succo)

  • Schiarente

  • Idratante

  • Dermatosi.


COSA assumere dell’uva: 

  • Uva tal quale: vedi proprietà

  • Succo d’uva:c.s.

  • Agreste: (succo d’uva non matura) stati febbrili, afte, angine, stomatiti

  • Mosto: stimola la diuresi e l’evacuazione intestinale

  • Uva passita: affezioni delle vie respiratorie, renali ed epatiche.

  • Linfa di primavera (liquido che fuoriesce dai tralci della vite in Primavera)  Litiasi renale e biliare:1 cucchiaino da caffè al mattino o sotto forma di sciacqui nella cura delle afte e delle stomatiti.


AVVERTENZE 

  • Se la cura si prolunga oltre la settimana, non ingerire più i vinaccioli e le bucce, ma solo il succo.

  • Diabetici: controllare la glicemia per rimodulare la quantità del farmaco (la glicemia durante la cura si abbassa).

Grazie Jean Valnet!
da Maria Caterina Ranieri

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