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domenica 1 maggio 2016

Beltane

Consulenza naturopatica, cromoterapia, cromoestetica, floriterapia mediterranea, esperta di cosmesi naturale personalizzata, esperienza trentennale da 0 a 100 anni, docente del Corso di Erboristeria “Di Erba in Erba©” http://dierbainerba.blogspot.it, © Maria Caterina Ranieri – all rights reserved ॐ


Anticamente l’anno celtico era scandito da importanti tappe suddivise in Feste solari e Feste lunari.  I solstizi e gli equinozi solari segnano, ancor oggi, il percorso del sole designandone  la massima altezza nel solstizio d'estate – il giorno più lungo dell’anno - e la minima altezza nel solstizio d'inverno – la notte più lunga dell’anno, - mentre gli equinozi rappresentano il punto di equilibrio del giorno e della notte la cui durata si equivale.

Questi giorni dell’anno, energeticamente, rappresentano dei momenti in cui è presente una grande e particolare energia che l’uomo antico sapeva utilizzare.

Le Feste Lunari o Feste di fuoco celtiche sono celebrate ancora oggi in diversi Paesi del Mondo.
Nella notte tra il 31 Ottobre e il I Novembre si celebra il Samhain, la chiusura dell’anno celtico che fà spazio all’oscurità intesa come periodo di introspezione, di riflessione, di tesaurizzazione, per “rinascere” al nuovo Sole – Yule - durante il solstizio d’inverno.

Beltane, festeggiata con l’accensione di fuochi propiziatori nella notte tra il 30 aprile e il I maggio (ma viene festeggiata anche il 5 maggio) è la porta di confine che congeda l’Anziana Signora e il Signore dei Boschi che, insieme, hanno eliminato i rami secchi dell’inverno consentendo la rigenerazione della nuova Vita sulla Terra.
Come lo Yin e lo Yang, queste due feste lunari erano le due feste più importanti del calendario celtico, perché segnavano la suddivisione dell'anno in due parti: la metà oscura dell’inverno e quella luminosa dell’estate.

Etimologia
Beltane o Beltaine (dal gaelico irlandese Bealtaine o dal gaelico scozzese Bealltuinn; entrambi dall'antico irlandese Beletene, con il significato di "fuoco luminoso") è un'antica festa pagana gaelica che si celebra intorno al I maggio. "Bealtaine" (pronuncia IPA */ˈbʲɑlˠ.t̪ˠə.n̪ʲə/) è anche il nome del mese di Maggio in irlandese e tradizionalmente corrisponde al primo giorno di primavera in Irlanda. (fonte wikipedia)

Significato
Con Beltane si celebra il ritorno della Vita che sboccia in una profusione di bellezza e sensualità:

  • il sole che scalda la Terra e che le permette di rigenerarsi...

  • l’unione tra il Dio e la Dea, l’Amore, i fidanzamenti tra le coppie che si uniranno al prossimo solstizio.

E ’ il momento in cui le energie della Luce e della Vita si manifestano nel loro aspetto più gioioso è il momento di trascorrere più tempo all’aperto, nella Natura, insieme agli amici, di stimolare la nostra creatività rimettendo in moto le nostre energie è l'epoca propizia ai nuovi amori e alle nuove amicizie e al consolidamento delle relazioni già esistenti.

La Luce, abbondante, ci dona il benessere, la voglia di fare, questo è infatti, il momento ideale per realizzare i propri progetti, per poter ambire a più elevati traguardi sia spirituali che materiali.

Beltane celebra la forza della Vita, il risveglio della kundalini che non ha paura di elevarsi dal desiderio sessuale fino a riempire il Cuore, la Vita nasce da sempre dall'attrazione, niente è più in armonia e più bello… la Danza della Vita diventa così un atto sacro, un flusso di energia celebrato dall'Unione del Cielo e della Terra e tutto l'Universo viene racchiuso in quel momento Cosmico nell'accoglienza della Dea e nel Dono di sè del Dio. (molto diverso dall’atto sessuale, oggi quasi diffusamente praticato, in modo consumistico e privo di qualsiasi significato, fortunatamente ciò non vale per tutti).

Beltane è il tempo del latte e del miele, il tempo migliore per sbocciare e per fiorire…

In Italia
In Italia la festività è detta “Calendimaggio” o “Cantar Maggio” anch’essa celebra l'arrivo della primavera e viene festeggiata il I Maggio;
durante i festeggiamenti si accendono i falò, si danza, si canta celebrando gli Alberi quali simbolo della rinascita primaverile.

Tra gli alberi celebrati troviamo, l’ontano nero - l’Alnus glutinosa - che cresce lungo i corsi d'acqua, (considerato il simbolo della Vita) e il maggiociondolo, tra i fiori le viole e le rose.

L’albero viene sostituito simbolicamente dal “palo di calendimaggio,” adornato con nastri colorati, e circondato da ballerini che vi danzano intorno cantando.

Affascinante questa tradizione non credete? Certamente pone l’accento a quanto il Mondo Vegetale era importante per i popoli antichi tanto da scandirne il Tempo…

a cura di Maria Caterina Ranieri

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