Nell’era
digitale dei tablet, (utilissimi per carità) potrebbe suonare “fuori tempo,” parlare di Segnalibri, ma
volete mettere il piacere di percepire l’odore della carta… o di percepire le diverse
texture dei diversi libri?
Come recita un noto spot televisivo: “…non ha prezzo!” Bene, io mi trovo
tra quegli appassionati che si godono queste sensazioni d’altri tempi.
Leggendo
i libri nasce l’esigenza di porre “un segno,” di mettere un SEGNALIBRO fin dove si è arrivati…ed è proprio di ciò che vi volevo
parlare.
I
nostri preziosi tesori però, possono essere oggetto di “appetiti indesiderati” eh già, e come salvaguardarli?
Semplice!
Dall’antica
tradizione ci giunge un aromatico suggerimento:
si prende una foglia di alloro, (Laurus
nobilis L.) sì proprio quello che si usa in cucina per cucinare, e la
facciamo diventare il nostro “Segnalibro
verde.”
Il Laurus nobilis L simbolo di Sapienza e Gloria ha le foglie che contengono diversi principi attivi – il cineolo e il fenolo - dalle
proprietà battericide e antiparassitarie, quelle ideali da
raccogliere sono le foglie dal colore
verde scuro, quelle dell’anno precedente, vi accorgete, toccandole, che sono
molto profumate, non raccogliete quelle giovani, non possiedono i principi
attivi a noi utlii!
Raccogliamo
le foglie e le inseriamo nei libri… et voilà, il nostro Segnalibro è pronto!
Un’altra
applicazione utile dell’alloro è quella di porlo in Dispensa, nei barattoli dei cereali o delle
farine… e gli indesiderati ospiti si terranno alla
larga! Provare per Credere!
a cura
di Maria Caterina Ranieri
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