Salve a tutti e
ben arrivati miei cari naviganti! Questo approfondimento sulle direzioni,
della sequenza 玉女穿梭 Yù nǚ chuān suō «La dama di giada lancia la spola» è nato qualche tempo fa’ per
chiarire meglio le direzioni e i loro cambi ai nostri allievi.
Il feedback è
risultato essere positivo, così come allora, prendo quattro tatami in EVA (etilene
vinil acetato) di diverso colore, li accosto, e spiego loro le direzioni.
I colori
contrastanti rendono la spiegazione visivamente più efficiente;
le direzioni
nella forma del Taiji sono fondamentali, a tal proposito per chiarire meglio “la
mappa” vi parlerò delle direzioni finali dei piedi in un passo pieno
standard:
La sequenza parte dalla "单鞭 dān biān - Frusta
semplice" a sinistra della "mappa," in passo pieno sinistro, sguardo nella direzione dei rettangoli bassi (giallo e azzurro), schiena rivolta
lato sinistro guardando la mappa, rettangoli turchese e giallo.
I spola: piede destro in posizione frontale, il sinistro a 45° nell’angolo alto sinistro, rettangolo turchese.
lato sinistro guardando la mappa, rettangoli turchese e giallo.
Mappa delle direzioni della sequenza: 玉女穿梭 Yù nǚ chuān suō «La dama di giada lancia la spola» |
I spola: piede destro in posizione frontale, il sinistro a 45° nell’angolo alto sinistro, rettangolo turchese.
II spola: piede sinistro in posizione frontale, il destro a 45° nell’angolo destro,
rettangolo giallo.
III
spola: piede destro in posizione frontale, il
sinistro a 45° nell’angolo sinistro, rettangolo azzurro.
IV spola: piede sinistro in posizione frontale, il destro a 45° nell’angolo alto destro,
rettangolo rosso .
N.B. le frecce
bianche della mappa indicano le direzioni di arrivo.
Così avendo
altri nuovi allievi che stanno studiando la III parte della forma di T'ai Chi
Ch'üan - stile Yang - del GM Yang Jun, ho pensato di realizzare questa mappa per averla
sempre a portata di mano e di condividerla con tutti i praticanti del nostro
stile.
Buona pratica!
E se vi fa’ piacere, datemi un feedback se vi è stata utile e buon estate!
A cura di Maria Caterina Ranieri
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