Etimologia
Siracide
dal greco Σοφία Σειράχ, sofía
seirách, "sapienza di Sirach"; dal latino
Siracides) è
“uno dei libri dell’Antico Testamento
che i cattolici dicono deuterocanonici, i protestanti e gli ebrei apocrifi.
Del
testo si hanno tre recensioni indipendenti: ebraica (la lingua originale,
completa per oltre due terzi), greca e latina; per Greci ed Ebrei il titolo del
libro è Sapienza (o Sentenze) di Gesù figlio di Sirac o semplicemente Siracide
(titolo quest’ultimo oggi prevalente soprattutto nell’uso liturgico), i Latini
invece fin dal 3° sec. lo chiamarono Ecclesiastico, come esemplare dei libri il
cui impiego era limitato al culto e all’istruzione dei catecumeni.
L’autore, Gesù figlio di Eleazaro,
figlio di Sirac, lo compose tra il 200 e il 180 a.C.; suo nipote fu l’autore
della traduzione greca e di un prologo che l’accompagna.
Opera sostanzialmente unitaria, il S.
è frutto del magistero religioso dell’autore ai giovani aristocratici di Gerusalemme,
ai quali insegna il culto di Dio, la tradizione e la legge.
Precursore degli Scribi nello studio
assiduo della legge scritta, il S. è però lontano dal loro legalismo
formalistico: una volta compiuta l’identificazione tra la legge di Mosè e la
Sapienza, dietro la legge palpita sempre lo spirito rinnovatore e creatore di
Dio. (fonte: treccani.it)
Ovunque, con un po' di attenzione si possono cogliere dei grandi insegnamenti "esoterici" celati ai più, ma "cristallini" a coloro che vivono nel loro "centro."
Semplicemente possiamo iniziare a centrarci partendo dal respiro...rallentiamolo, concentriamoci su di esso...
rallentiamo il flusso dei nostri pensieri, un giorno un monaco tibetano mi disse più o meno queste parole: "non lottare con i pensieri che sopraggiungono, lasciali andare, fà come se scrivessi sull'acqua, essi non potranno restare..."
creiamo il silenzio intorno a noi...
beviamo un bel bicchiere d'acqua, i nostri corpi sono composti perlopiù da questo elemento...
provate ogni giorno e mi saprete dire!
a cura di Maria Caterina Ranieri
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