Dopo la “sciroccata”
di venerdì scorso che ha deliziato
noi romani, auto appena lavate che sembravano avessero fatto i fanghi, parlare
d’inverno è a dir poco, fuori luogo, anzi fuori tempo (!), ma tant’è,
alla Candelora
<<dell’inverno non eravamo fora>>
(questo è il post) e allora ecco le indicazioni utili per affrontare
questa stagione, ma non solo, sono utili anche in caso di temperature rigide in
genere: sciate estive sui ghiacciai, vacanze in paesi freddi, per esempio, la
regola è sempre valida.
Nel Huangdi Neijing
黃帝內經 – “Il Canone di medicina interna
dell'Imperatore Giallo” – “Suwen” (SW) - a pag. 62 si legge:
“I tre mesi dell’Inverno sono
chiamati chiudere e tesaurizzare.
L’acqua gela, la Terra si screpola,
nessuno stimolo viene più dallo Yang.
[…]Così ci si conforma ai soffi
dell’inverno,
Via per il mantenimento della
tesaurizzazione della Vita.
Andare controcorrente porterebbe
danno ai reni,
causando, in primavera, invalidità e
reflussi,
per insufficiente apporto all’impulso
vitale.”
Secondo la “Legge dei Cinque Movimenti” - Wǔ
Xíng (五行) – al movimento del dŏng 冬 - l’inverno – vengono associate queste qualità:
Colore: Nero
Gusto: Salato
Elemento: Acqua (Shuǐ 水)
Emozione: Paura
Attitudine: Volontà e
Determinazione
Anima viscerale: Zhi
(la Volontà)
Regione della Terra: Nord,
alle regioni dal freddo estremo
Organo: Rene
Viscere: Vescica e retto
Meridiani: R e V
Organo di senso: Orecchie
Senso: Udito
Odore: Putrido (odore dell’acqua stagnante)
Tessuto: Ossa
Manifestazione esterna: Capelli
Energia: Freddo
L’inverno cinese, nei suoi 72 giorni, inizia il 7-8
novembre e termina il 4/5 febbraio con l’arrivo della Primavera che si
festeggia con la tradizionale “Festa della Primavera, - Chunjie - 春节” la
variabilità della data dipende dal fatto che ogni mese cinese inizia con la
Luna Nuova.
Ogni stagione è suddivisa in periodi, ecco la suddivisione invernale:
立冬 Lìdòng
|
Inizio inverno*
|
7 Nov. 2016
|
小雪 Xiàoxuè
|
Piccola
neve *
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22 Nov. 2016
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大雪 Dàxuè
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Grande neve*
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7 Dic. 2016
|
冬至 Dòngzhì
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Solstizio d’inverno *
|
22 Dic. 2016
|
小寒 Xiàohàn
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Piccolo freddo*
|
5 Gen. 2017
|
大寒 Dàhàn
|
Grande
freddo*
|
20 Gen. 2017
|
* traduzione approssimativa essendo i termini cinesi intraducibili
Nella stagione più Yin dell’anno, tutto sembra
fermarsi, lo Yang sembra essere scomparso, le acque si gelano, il freddo crea
delle crepe nel terreno, la Natura sembra addormentata…
“L’Inverno è quindi il tempo in cui le nostre
attività devono rallentare, bisogna rallentare i ritmi affinchè ci sia la
quiete e la calma, ciò permetterà alla sinergia delle essenze e dei soffi di
rigenerare gli Zang (i nostri organi) e lo Shen (il nostro
spirito), se non si rispetterà l’energetica stagionale il congiungimento con
l’energia primaverile avverrà in modo debole, la forza muscolare non sarà
sostenuta (sindrome wei) e l’irraggiamento della vitalità dal centro del nostro
organismo non raggiungerà fin alle nostre estremità (sindrome jue).
Per chiarire ancor di più a cosa andremmo incontro,
se non seguissimo queste indicazioni, pensate a quel senso di spossatezza che si
percepisce soprattutto in primavera… ecco, è dovuto proprio alla mancanza di
conservazione delle nostre energie nel periodo invernale… ed ora, pensate a
quante ore di Zumba forsennata vi siete regalati, magari sudando il più
possibile cercando di eliminare qualche etto, nel tentativo, deviato, di “mantenersi
in forma” o di eliminare lo stress…
Meglio sarebbe stato, praticare attività leggere,
quali il Qi Gong, lo Yoga, il Taijiquan,
che con esercizi stagionali specifici vanno a tonificare l’energia piuttosto
che a disperderla e allora, con questa nuova consapevolezza e volendo seguire
il corso delle stagioni in armonia con esse, ecco cosa ci suggerisce l’antica
tradizione cinese:
- Coricarsi presto e dormire a lungo, finchè i raggi del sole non raggiungono il nostro letto.
- Proteggersi dalle temperature fredde, mantenendo il corpo caldo sia esternamente che internamente attraverso il consumo di bevande e cibi caldi e di natura calda.
- E’ importantissimo mantenere le estremità calde, soprattutto i piedi, vi ricordate il mio TALCO alla CANNELLA?
- I piedi freddi possono causare raffreddori, diarrea, dolori addominali, dismenorrea (dolori mestruali), dolori renali e alle gambe.
- Pediluvi caldi e massaggi plantari sono veramente indicati per eliminare le fredde energie perverse eventualmente penetrate nel nostro corpo (ricordiamo che proprio sulla pianta del piede si trova l’agopunto 1R).
- Evitare di sudare troppo per non disturbare l’energia Yang, che in questo periodo è a riposo…
- I nostri pensieri, frutto della riflessione stimolata dall’introspezione stagionale, vanno anch’essi tesaurizzati come un prezioso dono.
Ecco alcuni alimenti di natura calda:
Questi tipi di alimenti hanno la
caratteristica di stimolare le difese immunitarie, risolvendo anche i disturbi
dovuti al freddo.
Le spezie, hanno per loro natura un’energia
calda, gli oli essenziali che ne caratterizzano l’aroma, sono condensazioni di energia solare, fuoco
puro(!) vediamone qualcuna:
cannella
chili
chiodo di garofano
cumino
curry
finocchio
noce moscata
paprika
pepe nero
rafano (la salsa wasabi)
timo
zenzero (essiccato, fresco ha una natura
tiepida)
Come alimenti troviamo:
aceto
aglio
anguilla
avena
cacao
carne
alla griglia
carpa
castagna
castrato
cavallo
cavolo
faraona
fritti di mare
mandorla
mitili
mostarda
noce
pesce azzurro
porro
sale
scampi
uova
zucca
Frutta:
albicocche, ciliegie e prugne secche (non
appartengono alla nostra stagione)
ananas
bacche
kumquat (mandarini cinesi)
litchis
mela cotogna
pompelmo
Bevande:
thè nero
caffè
vino rosso
distillati ad alta gradazione
In occidente è consuetudine utilizzare gli agrumi, di natura
fresca, per combattere i raffreddori, ma essendo già l’organismo in
preda al freddo, aggiungerne altro non sembra proprio coerente;
perchè non parlare
anche del famoso latte caldo con miele?
Secondo la MTC, questa bevanda aggrava i sintomi del raffreddore provocando
l’intasamento delle mucose per aumento dei muchi (catarri) ne vogliamo parlare?
Bene, per oggi è tutto, ma il post continua… non
perdetevelo!
a cura di Maria Caterina Ranieri
N.B. le aree evidenziate sono dei link ai post.
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