A tutto il Mondo e a tutta l’Umanità
auguro con tutto il cuore
infiniti Auguri di Buon Natale 聖誕快樂.
Siamo in un momento Tempo e in
una
condizione energetica, che
se solo noi lo
volessimo, potremmo avere della nostra Vita, un
idillio perfetto
con l’Universo, ma il nostro
attaccamento alle vecchie energie, non proprio
luminose, ce lo impediscono...
Per noi si è
scomodato il Sole che ha perfino
arrestato il suo viaggio nel cielo per tre
giorni,
oggi ha ripreso il suo andare per Rinascere, lo
farà a Natale* perché
non intraprendiamo anche
noi, questo meraviglioso viaggio verso il
nostro
Essere?
Buon viaggio Mondo☺
Buon viaggio Umanità☺
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a cura di Maria Caterina Ranieri
*natale agg. e s. m.
[lat. natalis
«natalizio, che riguarda la nascita», der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»; nel sign. 3, ricalca il lat. natales]. – 1. agg. Detto del luogo dove
uno è nato, sinon. di nativo:
la terra n.; Mia natal patria è nella aspra Liguria
(Poliziano); o del tempo in cui uno è nato: il giorno, l’anno natale. 2. s. m. a. Il giorno natale, in cui
cioè si è nati: qual sì
nefando eccesso Macchiommi anzi il n., onde sì torvo Il ciel mi fosse e di fortuna il volto?
(Leopardi); e la ricorrenza annuale di tale giorno: in quest’ultimo sign., con
riferimento a persona, si dice ora quasi esclusivam. natalizio; ma è com., con uso
estens., il N. di Roma,
la ricorrenza della fondazione
della città (21 aprile). Al plur., nel sign. più generico di nascita, in frasi
d’uso letter., come: la città
in cui ebbe i n. il
Petrarca, il paese che diede i n.
a Leonardo, e
sim.; o con allusione alle condizioni sociali ed economiche della famiglia: di umili, oscuri, illustri n.; lo splendore,
la ricchezza, la nobiltà dei natali. b. Per antonomasia, con
iniziale maiusc., il giorno celebrativo della nascita di Gesù
Cristo (il 25 dicembre) e in talune espressioni anche, più
genericam., il periodo in cui cade tale festività; la ricorrenza di N. o del N.; la
vigilia, il
giorno di N.; le
vacanze di N.; il
presepe, l’albero
di N.; fare
o festeggiare N.; per N. me ne vado in vacanza; auguri di N., di buon N.; buon N. a tutti!; babbo N., personificazione del
Natale, in aspetto di vecchio barbuto con abiti rossi bordati di bianco, che
porta regali ai bambini; N.
viene una volta l’anno,
frase pronunciata per giustificare spese, magari utili, ma ritenute eccessive; durare da N. a santo
Stefano, per un brevissimo spazio di tempo, poiché il
giorno di santo Stefano succede immediatamente a quello del Natale; frequente
il prov. Natale con i tuoi e Pasqua
con chi vuoi, con riferimento alla consuetudine di trascorrere il
Natale nella famiglia riunita. N.
di sangue, espressione
con cui G. D’Annunzio definì il Natale del 1920, quando a Fiume fu aperto il
fuoco tra i legionarî e le forze regolari italiane. (fonte treccani.it)
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