…è proprio vero che: “l’appetito vien mangiando…” l'Universo provvede sempre a darci delle risposte... da
docente del mio Corso di Erboristeria e da insegnante di Taiji quan è da un po'
che rifletto su un metodo di insegnamento con cui sono entrata in contatto da
allieva e che non mi trova molto d’accordo: “sbagliando s’impara” e fin qui
posso essere d’accordo, se
l’errore si effettua durante la pratica, ma un corso
prevede che ti vengano date le conoscenze basilari della nuova arte e da lì, procedere con la pratica, altrimenti sono
solo dei tentativi, improvvisazioni, paragonabili a quelli di un autodidatta
che sperimenta in compagnia di altri appassionati della stessa pratica…
Con questa riflessione, gettata lì in un angolo della
mente, mi accingo a consultare il testo “Cinquanta
ragioni per essere Omeopata” del grande maestro d’arte medica il Dott.
Fernando Piterà che io ho conosciuto personalmente (persona di uno spessore incredibile) e che saluto, avendo io, partecipato a
diverse sue Giornate Studio e sfogliando il testo a pag. 60 trovo la risposta
alla mia riflessione, un aforisma di Boligbroke
(Henry Saint John di Bettersea – 1678- 1751 di Battersea) che cito testualmente:
“Può sembrare strana, ma in molti casi
è vera,
l’affermazione che in molti casi,
se gli esseri umani avessero appreso di
meno,
il loro cammino verso la conoscenza
sarebbe stato più breve e anche più
facile.
Infatti è decisamente più facile
procedere dall’ignoranza alla
conoscenza
che cominciare dall’errore.
Coloro i quali sono già nell’errore,
devono disimparare prima di poter
imparare qualcosa di utile.
La prima parte di questo duplice compito
è la più ardua sotto molti punti di
vista,
è per questa ragione che la
s’intraprende raramente.
(Bolingbroke)
Sono perfettamente d’accordo
con il Visconte di
Bolingbroke e per dirla all’orientale:
“le tazze vuote, dell’arte che si va ad
intraprendere,
si devono riempire della conoscenza del Maestro,
poi si
procederà con la pratica e a quel punto,
gli errori insegneranno…”
L’ Insegnamento non
s’improvvisa,
“il Rispetto deve lastricare la strada
di ogni Cammino e in ogni Tempo” (mia
citazione)
i nostri Allievi
sono Esseri preziosi che ci affidano il loro Tempo, che ci concedono la loro
fiducia come dei bimbi che vanno accompagnati nel loro Cammino di crescita
(crescita che è reciproca).
Io sono stata e sono,
tuttora, molto fortunata ho conosciuto dei grandi Maestri… pratico
con dei veri Maestri (anche internazionali) che con l’umiltà e la grandezza dell’acqua
ti insegnano, valorizzandoti, facendo emergere da te risorse che neanche tu
pensavi di avere…
evidentemente, a
questo punto della mia Vita, dovrò essere io a far trovare a questi cosiddetti “trasferitori di notizie,” l’insegnante racchiuso
in loro.
Buona ricerca a
tutti del vostro Maestro in qualunque ambito lo ricerchiate…
a cura di Maria
Caterina Ranieri
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