Voglio sapere se puoi sederti con il dolore, il mio o il tuo,
se puoi ballare pazzamente e lasciarti andare
all’estasi che ti riempie fino alla punta delle dita
senza prevenirti di cautela,
di essere realista, o di ricordarti le limitazioni degli esseri umani.
Non voglio sapere se la storia che mi stai raccontando sia vera,
voglio sapere se sei capace di deludere un altro
voglio sapere se sei capace di deludere un altro
per essere autentico a te stesso,
se puoi subire l’accusa di un tradimento
e non tradire la tua anima.
Voglio sapere se sei fedele, e quindi di fiducia,
voglio sapere se sai vedere la bellezza
anche quando non è bella tutti i giorni,
se sei capace di far sorgere la vita con la tua sola presenza.
Voglio sapere se puoi vivere con il tuo fracasso, tuo o mio,
e continuare a gridare all’argento di una luna piena.
Non mi interessa sapere dove abiti o quanti soldi hai,
mi interessa sapere se ti puoi alzare dopo una notte di dolore, triste e spaccato in due, e fare quel che si deve per i bambini.
mi interessa sapere se ti puoi alzare dopo una notte di dolore, triste e spaccato in due, e fare quel che si deve per i bambini.
Non mi interessa chi sei, o come hai fatto per arrivare fin qui,
voglio sapere se sapresti restare in mezzo al fuoco,
voglio sapere se sapresti restare in mezzo al fuoco,
con me, e non retrocedere.
Non voglio sapere cosa hai studiato, o con chi o dove,
voglio sapere cosa ti sostiene dentro,
voglio sapere cosa ti sostiene dentro,
quando tutto il resto di te non l’ha fatto.
Voglio sapere se sai stare da solo con te stesso,
e se veramente ti piace la compagnia che hai
nei momenti più vuoti...”
(Tratto da “L’invito all’ascolto della Vita” - autrice Oriah Mountain Dreamer)
Maria Caterina Ranieri
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