Ecco
un disturbo che più o meno tutti abbiamo conosciuto nella nostra vita, queste bianche
lesioni tondeggianti a margine arrossato e un po’ in rilevo urenti e dolorose, rappresentano il
sintomo, la cui origine può essere di origine
iatrogena (cioè dovuta all'assunzione di medicinali) o dovuta a
- infezioni (virus, batteri, miceti)
- intossicazioni da metalli pesanti,
- intolleranze alimentari
- disbiosi intestinale
- carenze vitaminiche (soprattutto quelle del gruppo B)
- sistema immunitario depresso,
- stress,
- stati d’ansia
- e numerose altre patologie
Etimologia
L'etimo Afta deriva dal lat.
tardo aphthae,
pl., e dal gr. ἄϕϑαι con
il significato di
“pustole”
(treccani.it).
Dolente
al minimo sfioramento del cibo sull’afta, è chiaro che bisognerà valutare
un programma che preveda anche il coinvolgimento sistemico dell’organismo attraverso una dieta
più ricca di vitamine, l’assunzione di probiotici ecc., ma nel frattempo come
intervenire per favorire la veloce cicatrizzazione della lesione?
Ed ecco che
viene in soccorso un prezioso alleato: il Miele!
Trattamento:
Ecco allora cosa fare al primo
apparire delle afte:
- sciacquare la mucosa orale con acqua e sale dalla nota azione battericida
- applicare con un cotton fioc del miele tre volte al dì fino a scomparsa
Il
miele dovrà avere una provenienza certificata, essere garantito anche nella bontà dei
trattamenti sanitari effettuati nella lotta contro la Varroa destructor e prodotto
in Italia, non quello in vendita nei supermercati di origine extraeuropea,
trasportato in container e sottoposto a trattamento termico per l’abbattimento
della carica batterica e non solo di quella purtroppo, perché il pool
enzimatico (l’invertasi e glucosio ossidasi, le diastasi e varie amilasi) e
quello delle vitamine termolabili vengono sicuramente distrutti cosicchè il
prodotto perde tutte le sue possibilità di azione diventando mera miscela di acqua
e zucchero.
Come
al solito, occupare del tempo per leggere qualche etichetta o effettuare un acquisto
consapevole risulta utile alla nostra salute. Vi
aspetto al prossimo post!
a
cura di Maria Caterina Ranieri
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