Icona-facebook Icona-twitter Follow Me on Pinterest

Post in evidenza

“Chi è un Èssere Spirituale? Di Maria Caterina Ranieri

Viviamo in Tempi in cui la Spiritualità sembra essere il perno centrante della nostra Vita, se ne parla in ogni ambito… Spiritualità, insi...

giovedì 2 aprile 2020

La Dottoressa Natura, ogni malanno cura© di Maria Caterina Ranieri - Fitocomplesso, o Principio Attivo?


Docente del Corso di Erboristeria “Di Erba in Erba©” Cromoterapeuta - CromoEstetica FloriTerapeuta Mediterranea – Fitopreparatrice, esperta di Cosmesi naturale personalizzata. Consulente naturopata - vasta esperienza anche con bimbi e anziani - Istruttore di “Tài jí quán - 太极拳” e di “Tai Chi Kung” dello Stile Yang, della International Family Tai Chi Chuan blogger http://dierbainerba.blogspot.com - © Maria Caterina Ranieri 白蓮 – all rights reserved ॐ
Si fa’ un gran parlare di cure con le erbe… erbe che han fatto sì che noi sopravvivessimo per millenni… ma qual’è la loro chance, perché dovremmo scegliere una pianta piuttosto che una bella compressa, già predosata, titolata nella quantità di principio attivo con una sperimentazione clinica alle spalle e un bugiardino che è un papier di quattro facciate?

Parliamo di differenze

Durante la lezione di Farmacognosia del mio Corso di Erboristeria Di Erba in Erba© io spiego la sottile, ma notevole differenza tra un vegetale e un farmaco… la differenza è che il semplice (così veniva chiamata la pianta, anticamente) contiene il Fitocomplesso, costituito dal Principio attivo in misura prevalente e da una costellazione di altri principi attivi in misura minore, ma essenziali, mentre il farmaco contiene solo il Principio attivo.

Con l’avvento della chimica su larga scala del secolo scorso, la medicina allopatica sta prendendo atto che la farmaco-resistenza si sta facendo sempre più spazio…

Come mai, starà succedendo ciò?

Provo a rispondervi, facendo delle ipotesi:

1…sarà mica perché stiamo facendo, letteralmente, una scorpacciata di medicinali? Per ogni minimo disturbo, c’è subito una pillolina pronta che ti viene somministrata perché bigpharma “tira le fila?”(io parlo in prima persona, ma è dall’adolescenza che non prendo più una pasticca)

2…o forse, perchè assumere un antibiotico utilissimo in un’infezione batterica, ma non in una infezione virale, non serve a nulla, anzi?

3…o perchè fare dell’autoprescrizione indiscriminata, perché tizio te l’ha suggerito come un farmaco miracoloso, vi sembra corretto?

     La Farmacologia è stata, è di grande aiuto all’Umanità e ciò è un fatto innegabile, ma noi ne stiamo abusando e l’etimologia del lemma FARMACO dal greco phàrmakon ci dice che il suo significa è veleno, nonché rimedio, ma il confine è sottile, molto sottile, lo rivelano le quattro facciate dei bugiardini

Di motivi ce ne sarebbero, anche altri, ma passiamo alle belle notizie!

     Nonostante i tempi oscuri della medicina, raggi di luce la stanno inondando da ogni dove e moltissimi medici iniziano a riconsiderare le conoscenze sinora acquisite nei prestigiosi atenei, a rivedere granitici protocolli impersonali, ma soprattutto a riconsiderare il paziente, come essere umano con le sue peculiari caratteristiche e peculiare sintomatologia…eureka!

 

     L’Essere umano… a prima vista, guardandolo, sembra essere solo un singolo individuo, ma, a guardarlo più da vicino ecco che appare come un condominio abitato da numerosi ospiti simbionti necessari alla sua vita: batteri, funghi ecc.

     C’è da dire che questi microrganismi si riproducono ad una velocità impressionante, alcuni in venti minuti hanno completato il ciclo di una generazione, a noi esseri umani servono vent’anni! Immaginate quindi quante e quali strategie possono aver elaborato per sopravvivere alle “semplici e uniche sostanze chimiche,” che riescono, addirittura ad utilizzare o ad aggirare e infatti…vedi la farmaco-resistenza di cui vi parlavo precedentemente…

     Diverso, invece è il discorso quando, nella medesima situazione, ad affrontare il microrganismo è il Fitocomplesso attrezzato con una miriade di sostanze attive (se ne contano dalle duecento, alle duemila per pianta!!!) che lavorano in modo sinergico tra di loro...come pensate che ne possa uscir fuori il povero microrganismo? Male, decisamente male, direi, e se pensate, che a volte viene utilizzata una miscela di più piante pensate che cocktail vincente può essere questo preparato vegetale...e non vi decanto tutte le proprietà positive, magari antisettiche e antivirali, insieme, che esplica il fitocomplesso, questo universo vegtale di cui si conosce appena la punta dell'iceberg e tutto da scoprire, per conoscerlo e per approfondire, venite a lezione da me… vi aspetto!

a cura di Maria Caterina Ranieri

Nessun commento: